PF Awards 2016, chi spicca nella consulenza all’impresa

Per lo spazio dedicato ai PF Awards 2016 in collaborazione con PF-Professione Finanza, il focus odierno è su Giuseppe Ghittoni di Fideuram (nella foto), vincitore nella categoria Consulenza all’impresa.

15 ANNI DI ESPERIENZA – “Opero da 15 anni nel settore della consulenza finanziaria, dapprima in una primaria banca locale e attualmente in Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking”, racconta Ghittoni. “Dopo la laurea in Economia e Commercio presso l’Università Cattolica del S.Cuore, ho frequentato il Master Universitario in Risparmio Gestito e Consulenza Finanziaria presso lo stesso ateneo e nel 2015 ho acquisito la patente Mefop- Aicp di educatore previdenziale. Dedico ogni anno tantissime giornate di aula all’aggiornamento professionale, convinto che la formazione permanente sia uno dei cardini della nostra attività nell’interesse di chi ci affida i propri risparmi. Nel corso degli anni di vita professionale alle tematiche prettamente finanziarie e a quelle di asset allocation di portafoglio ho aggiunto competenze relative alla pianificazione patrimoniale e successoria, alla consulenza previdenziale e alla fiscalità, in modo tale da poter rispondere a tutte le esigenze della clientela in modo personalizzato”, aggiunge Ghittoni.

UN BINOMIO INSCINDIBILE – “Essendo il tessuto imprenditoriale italiano costituito prevalentemente da PMI, capita spesso che tra i clienti vi siano imprenditori con storie aziendali estremamente differenti ma che si intrecciano con quelle delle loro famiglie di origine e con quelle nuove che questi vanno a formare”, spiega Ghittoni. “Impresa e famiglia costituiscono quindi un binomio spesso inscindibile, sia da un punto di vista affettivo che – di conseguenza – anche economico. Per questo motivo mi è sembrato giusto approfondire le tematiche legate alla conoscenza del sistema impresa e delle sue criticità che, se ben gestite, rendono l’imprenditore più tranquillo e consapevole della bontà del proprio lavoro. Ovviamente il consulente non deve essere un esperto di corporate finance, ma una figura che – grazie alla profonda conoscenza dell’imprenditore, della sua famiglia e, se possibile, dei suoi soci – aiuta a prendere soluzioni efficaci con una visione di insieme spesso impossibile ad altri professionisti”.

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