Reti, dopo il Covid-19: IWBank PI, il trigger per il cambiamento

I big delle reti raccontano i giorni della quarantena e illustrano come cambierà la consulenza finanziaria dopo la fine dell’emergenza. Parla Dario di Muro direttore generale IWBank PI.

Ritengo che si debba trovare la forza di guardare a questa emergenza come a un potenziale trigger, ovvero un elemento che determina un’accelerazione nel cambiamento, in chiave positiva. Sono convinto che le realtà con un business solido, efficace e che funziona, vedranno crescere i volumi nella fase successiva alla crisi. Pur con le differenze del caso, il mondo delle reti di consulenti anche dopo il 2008, dopo il fallimento di Lehman Brothers, hanno avuto 10 anni di espansione a doppia cifra. Ci potrebbe essere però, come detto, una sorta di “selezione naturale”. Volendo semplificare, quando le cose sui mercati vanno bene, sono tutti bravi consulenti e buoni gestori, ma è la fase di difficoltà che permetterà di far emergere davvero le competenze e le qualità, sia a livello di singolo consulente che a livello più sistemico. Il mondo post Covid-19 vedrà poi un utilizzo sempre più efficace della tecnologia. Nella fase dello scoppio della crisi, il nostro Dna digitale ci ha permesso di adeguarci in tempi rapidi alla nuova realtà: dal 20 marzo, il 95% dei nostri colleghi è operativo da remoto. Gli altri, a rotazione, lavorano dalle filiali per garantire presenza sul territorio e, in questo modo, tutte le nostre attività sono a regime. La nostra piattaforma consente di realizzare tutto il processo d’investimento online attraverso strumenti di web collaboration sulla maggior parte dei nostri prodotti, dalla condivisione dei documenti fino alla proposta e alla sua eventuale accettazione, tramite firma digitale. Si tratta di una modalità operativa destinata a diventare sempre più presente, così come le video chiamate intrattenute dai consulenti finanziari con i loro clienti per aggiornarli e tenerli informati giorno per giorno sulla situazione. Va da sé che le ricadute positive di un utilizzo più diffuso della tecnologia riguarderanno tutta la società nel suo complesso, penso per esempio allo smart working. Tutto questo processo di cambiamento ci potrebbe portare a trovare una gestione più corretta dell’equilibrio tra vita lavorativa e sfera personale.

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