Banche, è giunto il momento di puntare sulle polizze

Le banche del futuro dovranno rinnovare il proprio modello di business per rilanciare la loro redditività, riportando all’interno case prodotto e distribuzione. E gli spazi offerti dal mercato, al momento, sono quelli del credito al consumo e delle assicurazioni vita e danni. A dirlo è Claudio Torcellan, partner della società di consulenza Oliver Wyman, intervistato dal Sole 24 Ore nell’ambito di un articolo a firma di Alessandro Graziani che parlava delle sfide del mondo bancario nei prossimi anni. Per l’esperto è il momento di ripensare le partnership commerciali e valutare l’opportunità di internalizzare le fabbriche prodotto. “Se per quanto riguarda l’asset management questa opzione è più difficile da percorrere, poiché si tratta di un business sempre più su scala globale”, ha detto Torcellan, “vediamo spazi nel credito al consumo, che molte banche finora hanno lasciato a terzi, e nelle assicurazioni vita e danni”.

L’esperto cita come casi di successo in Italia Credem e Intesa Sanpaolo, le quali hanno saputo integrare produzione e distribuzione per rendere “più distintiva l’offerta e creare maggiore valore”. “La raccolta dovrà essere sempre più gestita con lo sviluppo di piattaforme di servizi di wealth management”, ha detto invece Emiliano Carchen, sempre di Oliver Wyman. A vincere saranno le banche di minore dimensione, ma con un posizionamento distintivo per la clientela servita o sul modello di servizio o di offerta. Per tutti gli altri, l’unica via possibile è la strada delle aggregazioni e della crescita dimensionale.

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