“Nutro il massimo rispetto per Banca Monte dei Paschi di Siena e per il lavoro che sta svolgendo l’ad Lovaglio. Inoltre, sono anche felice per le recenti assoluzioni di Profumo e Viola, due bravissime persone nonché due amici. Detto questo, da qui a dire che da parte nostra ci sia un interesse per un accordo o una acquisizione, ce ne passa”. A dirlo è stato l’amministratore delegato di Banco Bpm, Giuseppe Castagna, nel corso della conferenza stampa di presentazione del Piano Strategico 2023-2026.
Come riportano diverse testate, Castagna ha ribadito la linea di Banco Bpm e ha aggiunto di non aver avuto contatti con il governo riguardo a un’eventuale operazione di M&A con la banca di Siena: “Dati alla mano, se questi sono i risultati di Mps, per la banca esiste sicuramente un futuro, per cui non vedo la necessità di stressare un merger” ha concluso l’ad.
Relativamente al nuovo piano strategico, apprezzato dai mercati, si segnala che nei prossimi tre anni i ricavi saliranno da 5,25 a 5,4 miliardi di euro, con una maggiore remunerazione per gli azionisti. Dei 6 miliardi di utili che si realizzeranno nel triennio, 4 andranno ai soci, mentre il resto servirà per finanziare varie operazioni del gruppo.
Lato conti, saranno migliorati con una riduzione dei costi: è infatti prevista la chiusura di 100 agenzie con il prepensionamento di 1600 dipendenti, con 800 nuove assunzioni che riguarderanno soprattutto giovani specializzati in discipline informatiche, economiche e finanziarie.