In apertura della conferenza stampa dello scorso 28 marzo in Milano per la presentazione del nuovo progetto relativo alla banca digitale, il presidente di Azimut, Pietro Giuliani ha esordito con un’interessante metafora che ben spiega una delle motivazioni alla base dell’iniziativa “In questi anni le principali reti italiani hanno il tiro al piccione con i nostri consulenti, reclutandone diversi forti del loro modello bancario. Con l’iniziativa che abbiamo pensato, ora la prospettiva cambierà e saremo noi a fare il tiro al piccione con gli altri”.
A domanda specifica di Bluerating.com, su quali potrebbero essere i target di questa “vendetta” (anche alla luce del fatto che durante la presentazione sono stati utilizzati spesso dati comparati con le altre quotate Banca Mediolanum, Fineco e Banca Generali), Giuliani è stato chiaro: “Sicuramente le società che ho citato sono un riferimento, ma di fatto puntiamo a consulenti di qualità provenienti da qualunque realtà del settore”.
A margine di questa curiosità e riprendendo in mano l’operazione nel suo complesso, Bluerating ha chiesto un commento ad hoc a MASSIMO ARRIGHI Partner di Kearney:
“L’iniziativa annunciata da Azimut di accomunare i servizi di banca digitale a quelli di advisory finanziaria non è nuova per il mercato italiano ma è sempre molto smart e moderna. Infatti in Italia, soprattutto dopo il COVID, sono cresciuti i segmenti di cluentela che vogliono avere un rapporto light con le proprie attività bancarie quotidiane, senza dover andare per forza in filiale. I servizi digitali, soprattutto quelli tramite App, rispondono perfettamente a questa esigenza. Questa propensione verso il digitale è ancora più spinta nelle fasce di clientela affluent più giovani e moderne. Quindi mettere insieme advisory finanziaria personalizzata tramite una rete di consulenti professionisti e servizi di digital banking va nella direzione giusta per soddisfare questo nuovo e crescente trend”.