Gli emittenti di Etf in Europa hanno registrato lo scorso gennaio afflussi netti per 21 miliardi di euro a gennaio secondo LSEG Lipper.
Il patrimonio gestito nel settore europeo degli ETF è così aumentato raggiungendo un nuovo massimo storico di 1.607,5 miliardi di euro.
Gli ETF azionari (+13,3 miliardi) hanno registrato i maggiori afflussi netti stimati nel settore europeo degli ETF per gennaio.
La classifica globale Lipper degli Etf più venduti nel mese di gennaio è stata ancora una volta dominata dal comparto azionario Usa (+6,5 mld di euro), seguita dall’aazionario globale (+4,2 mld) e dall’obbligazionario euro corporate (+2,4 mld).
iShares è stato l’emittente di ETF più venduto in Europa nel mese di gennaio (+10,2 miliardi), davanti ad Amundi ETF (+3,2 miliardi) e Xtrackers (+2,8 miliardi).
I dieci ETF più venduti hanno raccolto a gennaio una raccolta netta stimata di 9,0 miliardi di euro.
Detlef Glow, responsabile della ricerca EMEA presso LSEG Lipper, ha commentato: “Il settore europeo degli ETF ha goduto di buoni afflussi nel corso di gennaio 2024. Questi afflussi si sono verificati in un contesto di mercato ulteriormente instabile a causa delle tensioni geopolitiche in Medio Oriente, in particolare nel Mar Rosso, aumentato nel corso del mese e gli impatti derivanti dai tempi di consegna prolungati causati dal fatto che le compagnie di navigazione evitano il canale di Suez perché non vogliono che le loro navi diventino bersaglio dei ribelli Houthi. Tuttavia, alcune classi di asset hanno mostrato risultati positivi mentre altre hanno registrato risultati negativi. Il sentiment del mercato è stato ulteriormente alimentato dalla speranza che le banche centrali, in particolare la Fed, abbiano raggiunto l’ultima fase della loro lotta contro tassi di inflazione elevati e in ulteriore aumento, date le loro dichiarazioni piuttosto accomodanti durante e dopo le rispettive riunioni delle banche centrali”.