Fidelity, c’è del buono pure in Europa

Seppure in una dinamica recessiva, l’azionario europeo, con un’attenta selezione di titoli dove si prendano in considerazione le blue chip e i Paesi più incoraggianti (almeno per il momento) dal punto di vista dei bilanci e degli utili, può dare buone soddisfazioni. Sapendo che l’inflazione, in crescita, va tenuta sotto controllo. Parola di Alexandra Hartmann, dal 2007 gestore del fondo FF Euro Blue Chip, di Fidelity, che ha sovraperformato l’indice europeo e i competitor sui principali periodi (uno, tre e cinque anni) posizionandosi nel primo quartile.

C’è moderato ottimismo, quindi?
Nel 2013 si compra la rotazione dal bond all’equity, ovvero la maggiore fiducia verso il mercato azionario. Il problema è che la crescita del Pil globale non sarà certo a tinte forti. Quello che anticipano i mercati e quello che succede a livello macroeconomico viaggia su due binari diversi, ma di buono c’è che le società europee sono molto più sane dei governi. Il costo del lavoro in Europa è molto alto e la dinamica della disoccupazione ancora lontana dalla sua soluzione. L’unico modo per fare performance è andare alla ricerca di aziende selezionate che abbiano buoni fondamentali e interessanti multipli, e che paghino i dividendi. E ce ne sono.

A quale capitalizzazione di mercato pensa?

Tra i 2 e i 5 miliardi di euro. Comunque, l’orientamento è verso società che possono crescere internamente. Mi concentro su titoli azionari a grande e media capitalizzazione e distinguo le società blue chip in base alla qualità e sul fatto che non siano troppo dipendenti da fattori esterni.

Per esempio? Ci può fare qualche nome?

In molti casi ci scostiamo dall’indice. Siamo sovrappesati su Germania e Francia. A seguire vengono Olanda, Regno Unito, Spagna e Svizzera. Ci piacciono Sanofi, Allianz, Bayer, Sap, Linde, Ppr, Siemens, Ryanair Hodlings Ire, Volkswagen Preferred e Lvmh.

E l’Italia?
Due titoli sono interessanti: Prysmian e Autogrill. In generale, puntiamo a ottenere la crescita del capitale a lungo termine.

Per chi non è indicato questo fondo?

Può non essere indicato per chi prevede di disinvestire entro cinque anni.

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