Asset allocation: le mosse estive sui bond

La nuova dialettica delle Banche centrali sembra essere stata cruciale per la flessione dei rendimenti.

Come riporta un report realizzato da Anima, oltre 13 trilioni di obbligazioni nel mondo stanno presentando negli ultimi giorni dei rendimenti negativi e anche alcuni titoli sul tratto medio della curva degli emittenti governativi del core-Europe  quotano a rendimenti addirittura al di sotto del tasso di deposito della Banca Centrale Europea, pari a -0,40%. Importante tenere a mente come tale situazione esponga i portafogli ad eventuale volatilità derivante dalle oscillazioni dei tassi di interesse.

Il crollo dei tassi ha beneficiato anche i titoli di Stato italiani, in quanto ha alimentato la ricerca di rendimento. Tuttavia, anche se i dati economici italiani continuano a dare conferma del rallentamento del settore manifatturiero, eventuali tensioni politiche potrebbero pesare in questo secondo semestre dell’anno, soprattutto in fase di approvazione della futura legge di bilancio per il 2020, riportando incertezza e volatilità.

Per tale motivo l’approccio sui titoli di Stato italiani deve rimanere prudente.

Per ricapitolare, il giudizio sulle obbligazioni governative core è negativo, in quanto le valutazioni non sono appetibili ed anche sulle obbligazioni societarie la view resta prudente.

La liquidità trova ampio spazio nei portafogli dei fondi obbligazionari e in particolare dei fondi bilanciati, come strumento privilegiato per affrontare le fasi in cui si vuole proteggere i portafogli dalla volatilità dei mercati, dal momento che i tradizionali porti sicuri presentano un “costo di ormeggio” molto elevato e non riparano da tutti i rischi.

 

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