Polizze vita, la stagione dei reclami

Ritardi nei pagamenti e lamentele perché, di fronte a spiegazioni poco chiare, il venditore trae in inganno i clienti: sono queste alcune delle principali criticità degli assicurati nel confronti delle compagnie nel ramo Vita. Problematiche che, per le imprese italiane, sono cresciute dell’1,6% nel 2023 a quota 13.968, mentre per le imprese dell’area Ue sono scese del 30,5% a 2.198.

Come riporta Affari&Finanza, in realtà questi dati sui reclami del ramo Vita si inseriscono in un trend più ampio, che definisce come le lamentele siano aumentate per il terzo anno di fila, dopo un decennio in calo dal 2010 al 2020.

Secondo i dati Ivass, i reclami del 2023 sono aumentati del 10,9%, con le imprese italiane che si sono dimostrate le meno virtuose tra quelle in Europa, che invece hanno registrato un calo. Il grosso dei reclami riguarda il ramo Danni, sopratutto l’Rc Auto; per il ramo Vita, invece, i reclami si sono concentrati sopratutto nell’area liquidatoria e commerciale.

Dati interessanti, in quanto il ramo Vita dovrebbe avere poche lamentele di questo tipo perché i contratti definiscono esattamente quanto si dovrà liquidare. Stesso discorso per l’area commerciale, dove il dito è puntato contro la condotta dell’intermediario nella fase di distribuzione del prodotto.

I reclami dei sottoscrittori alle compagnie sono stati evasi per il 92,7% e ne sono stati accolti il 32,8%. L’Ivass può esaminare solo reclami che gli sono stati espressamente inviati e arrivare a sanzioni.
Queste ultime sono possibili anche a seguito di ispezioni. Nel 2023, la sanzione più pesante nel ramo vita è stata per Poste con 1,83 milioni, seguita da Mediolanum Vita con 1,55 e da Alleanza (Gruppo Generali) con 805 mila euro.

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