Investimenti alternativi: il ritorno della lira turca

La lira turca, circa un anno fa, era stata uno dei cavalli di battaglia degli investimenti alternativi insieme ai titoli di Stato di Istanbul. E ora sta vivendo un nuovo momento di notorietà.

Infatti, dopo essersi portata a un cambio di quasi 4 contro un dollaro a gennaio, la lira turca sta mostrando un’apparentemente stabile risalita, guadagnando nelle ultime tre settimane più del 5%, attestandosi in questi minuti a 3,6750. Eppure, appena un mese fa era scivolata in modalità “caduta libera” e la sfiducia del mercato verso l’autonomia della banca centrale rispetto al potere politico aveva creato le condizioni per l’assenza di una soglia di riferimento, un floor che fermasse la discesa. Da allora, le notizie sul fronte economico non sono migliorate. A gennaio, l’inflazione in Turchia è salita al 9,22%, ai massimi da oltre un anno, in accelerazione dall’8,53% di dicembre, alimentata non solo dal recupero dei prezzi energetici, ma anche proprio dall’indebolimento del cambio, che rende più costose le importazioni.

Lo stesso mercato dei titoli di stato segnala un ri-afflusso dei capitali, con i rendimenti a 2 anni scesi dall’11,36% del 25 gennaio scorso all’11,08% di oggi e i decennali passati nello stesso arco di tempo dall’11,04% al 10,67%. La Borsa di Istanbul ha già guadagnato quest’anno oltre il 13%, anche se buona parte dei rialzi è dovuta all’inflazione.

FONTE: www.investireoggi.it

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