Snaidero Cucine non parlerà cinese, controllo passerà ai De Agostini

Snaidero: via libera a intesa con De Agostini

Snaidero Cucine resta italiana: dopo che entro il termine di presentazione concordato (il 21 gennaio) non si è materializzata alcuna offerta da parte del potenziale acquirente cinese che si era fatto avanti nei mesi scorsi (si sarebbe trattato secondo indiscrezioni di stampa di Country Garden, sviluppatore immobiliare controllato dalla famiglia Yang Guoqiang), la famiglia Snaidero ha accettato di trattare col fondo di private equity IdeA CCR (Corporate Credit Recovery) II, destinato a investimenti tramite operazioni di ristrutturazione industriale e finanziaria di aziende che patiscano una situazione di tensione finanziaria, ma dispongano di fondamentali industriali solidi.

IdeA CCR II ha rilevato 25 milioni di crediti

Il fondo, che fa capo a DeA Alternative Capital Funds Sgr (gruppo De Agostini), ha sfruttato le ultime settimane del 2017 per siglare un’intesa con un pool di banche (tra le quali in particolare Unicredit, Mediocredito, Mps, Banco Bpm, Bnl Bnp Paribas, Banca Ifis e Credito Valtellinese) che in cambio di quote del fondo hanno conferito i crediti vantati nei confronti della società friulana, pari complessivamente a circa 25 milioni di euro, valorizzati al 65% del valore nominale nell’ambito di un accordo più ampio che ha visto la cessione dei crediti verso Snaidero, ma anche verso aziende come Canepa, Calvi, Pieralisi, Grotto-Chiuppano, Biokimica, Trend Group, Consorzio Latterie Virgilio e Zucchi.

De Agostini punta su internazionalizzazione

Ora il fondo dei De Agostini punta a presentare un’offerta vincolante per trasformare i crediti appena rilevati in capitale, con l’obiettivo di ottenere il 51% del capitale e dunque il controllo del gruppo, per poi focalizzarsi sullo sviluppo internazionale dell’azienda italiana, attraverso investimenti che consentano di portare a termine il progetto di ottimizzazione degli stabilimenti produttivi e di ampliare la rete vendita internazionale di Snaidero.

Il precedente di Targetti Sankey e Cartiere Pigna

Da ricordare come il precedente fondo IdeA CCR I avesse già rilevato crediti vantati da banche (in questo caso Unicredit, Bnl, BnpParibas, Banca Popolare di Vicenza, Montepaschi, Banca Popolare di Milano Biverbanca) nei confronti di Targetti Sankey e Cartiere Pigna (avendo già completato la ristrutturazione di entrambi i marchi), oltre che di Dynamic Technologies, Util Industries, Sinterama, Scandolara, Prime holding Tecnica e Clerprem.

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