Asset allocation: in arrivo un’ondata di domanda nucleare

Il settore dell’energia nucleare registra un’interessante notizia. L’azienda Cameco, attiva nell’estrazione di uranio, sta acquisendo – congiuntamente a Brookfield Renewable Partners – la società Westinghouse Electric che opera nel settore dell’energia nucleare, con un accordo del valore di 7,9 miliardi di dollari.

Westinghouse Electric produce tecnologia utilizzata in circa la metà di tutti i 440 reattori nucleari. Cameco sta emettendo azioni per un valore di 650 milioni di dollari per finanziare la sua parte dell’accordo.

L’ad di Cameco ha dichiarato in un’intervista che valutano il settore dell’energia nucleare come uno di quello con i migliori fondamenti di mercato di sempre. Ha affermato, inoltre, che Cameco ha deciso di investire in questa direzione per via dell’”ondata” di domanda osservabile trainata dall’Europa, dal momento che l’invasione russa dell’Ucraina ha cambiato lo scenario.

L’IEA (Agenzia internazionale per l’energia) ha affermato che la produzione di energia nucleare deve raddoppiare entro il 2050 per soddisfare le emissioni nette di carbonio zero nell’economia globale. Questo significa una crescita annualizzata del 2,5% nella produzione di energia nucleare. Se prendiamo in considerazione la sostituzione delle vecchie centrali nucleari, è probabile che la crescita sia del 5-6% annualizzato nei prossimi 28 anni.

Secondo la World Nuclear Association, ci sono 55 reattori in costruzione (90 se si considerano i reattori pianificati) e la maggior parte di questi reattori costruiti in Asia integrano le 440 centrali nucleari esistenti. Quest’anno le centrali nucleari produrranno il 10% dell’elettricità mondiale.

A cura di Peter Garnry, Head of Equity Strategy di BG Saxo

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