Asset allocation: ecco perchè Asia e Cina restano un’opportunità

Se consideriamo gli indici MSCI China e MSCI Asia ex-Japan da una prospettiva storica, notiamo che entrambi sono a livelli molto bassi rispetto alle medie storiche. Anche le valutazioni sono molto basse. Se esaminiamo i dati del Fondo Monetario Internazionale notiamo che quest’anno il 70% della crescita globale dipenderà dall’Asia. La Cina contribuirà a circa un terzo della crescita globale, l’India al 15% e il resto dipenderà da altre economie asiatiche. In termini assoluti, Cina e Asia restano un fattore trainante decisivo per la crescita economica globale.

In questo scenario, ecco di seguito la view di Jian Shi Cortesi, Investment Director, Azioni growth Asia/Cina di GAM.

Molti sono rimasti delusi della ripresa economica in Cina, ma dobbiamo considerare il quadro generale. Quest’anno il Pil cinese crescerà forse del 5%, o del 4% o del 6%. Si tratta comunque di una delle principali economie in più rapida crescita.

Rileviamo inoltre opportunità in molti ambiti, in Asia e in Cina. Nel campo dell’energia pulita, le correzioni degli ultimi 12 mesi hanno portato a valutazioni sempre più interessanti. Il tema della riapertura in Cina resta valido, soprattutto per le società del settore viaggi. Inoltre, il ciclo tecnologico sta per toccare il fondo grazie al catalizzatore dell’intelligenza artificiale. Infine, ci sono le opportunità correlate alle riforme strutturali delle società cinesi di proprietà statale. Queste aziende sono importanti per i fondi pensione in Cina. Il Governo ha annunciato che intende incrementare le valutazioni di queste aziende che attualmente scambiano al di sotto del valore contabile.

Se consideriamo i flussi di investimento, l’Asia in generale è assolutamente ipervenduta. La Cina è sottopesata in molti portafogli globali. Nel resto dell’Asia, secondo i dati Goldman Sachs, dal picco del 2021, oltre 100 miliardi di dollari hanno lasciato i mercati azionari asiatici (Cina esclusa). Da quando il mercato ha toccato il fondo, e durante la ripresa, gli investitori globali hanno investito circa 30 miliardi di dollari. C’è dunque ancora spazio per gli acquisti dall’estero.

Per quanto concerne la politica in Cina, è in genere anticiclica. Per questo, ci aspettiamo che il governo cinese intervenga ancora sui consumi e sul mercato immobiliare al fine di sostenere la ripresa economica. Sarà un fattore importante per ripristinare la fiducia.

Un altro elemento di rilievo è la crescita degli utili. Gli utili dell’indice MSCI China nel 1° trimestre sono stati piuttosto positivi. Se esaminiamo le revisioni mensili di maggio, notiamo che sono tornate a essere positive in molti settori in Cina. Dunque per quest’anno le stime di crescita degli utili in Cina dovrebbero essere intorno al 15%. È un elemento importante per le azioni cinesi. Infine, la crescita dell’intelligenza artificiale sta riportando fiducia nella catena di distribuzione tecnologica in Asia. Nel settore tech, l’intelligenza artificiale farà aumentare i ricavi dei servizi cloud, dei server AI e dei semiconduttori.

Inoltre, alcune aziende leader del settore Internet in Asia stanno lanciando i propri grandi modelli linguistici. Per quanto l’intelligenza artificiale probabilmente non genererà un forte aumento dei ricavi per le società tecnologiche asiatiche nel breve periodo, certamente spingerà gli investitori a prendere in considerazione questi titoli.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!