Asset allocation, settore biotech: ecco come orientarsi

“Come abbiamo appreso durante il COVID, le aziende del settore biotech che si concentrano sulla scienza alla base della soluzione di problemi sanitari complessi, sono un ricco sottoinsieme di un settore molto ampio e ricco di innovazione. Tuttavia, le società biotecnologiche sono spesso ancora associate a start-up speculative il cui percorso di sviluppo può essere costellato di battute d’arresto. Comunque, non è sempre necessario che si tratti di operazioni a forte crescita e ad alto rischio, poiché molte aziende del settore possono essere redditizie grazie a farmaci sviluppati con tecnologie collaudate”. A farlo notare è Steve Smith, Investment Director di Capital Group, che di seguito illustra la propria view sul comporto.

Vale la pena fare un passo indietro per comprendere appieno il quadro. Solo negli anni 2000, tra il 2007 e il 2009, la Cina ha avviato una massiccia ondata di cambiamenti politici per fornire per la prima volta un’assicurazione sanitaria a quasi 800 milioni di persone. Successivamente, si è verificata un’esplosione globale di IPO, soprattutto nel periodo 2019, 2020 e 2021. Molte di esse sono state create da persone che in precedenza avevano trascorso alcuni decenni a lavorare in aziende globali con l’obiettivo di sviluppare farmaci innovativi e di rilevanza mondiale. Tuttavia, quando le condizioni di mercato sono cambiate nel corso della pandemia e le condizioni economiche si sono inasprite, gli investitori hanno assunto un atteggiamento più rischioso e le biotecnologie a piccola e media capitalizzazione a livello globale hanno iniziato ad avere difficoltà.

Attualmente ci troviamo in un periodo di reset, in cui ci si concentra su quali siano i veri driver di valore per le aziende biotech. Cosa conta? Dati clinici solidi, percorsi di esecuzione chiari e pipeline robuste. La parte più grande del settore biotech che sta già generando ricavi, con pipeline più grandi, un po’ più di liquidità in bilancio, più dati clinici – un catalizzatore per il mercato che segue i loro progressi, si sta riprendendo più velocemente.

Privilegiando i fondamentali, il nostro approccio d’investimento selettivo è un fattore chiave per navigare in questo spazio comunemente frainteso. Per questo motivo, guardiamo oltre il campo speculativo per individuare queste opportunità. Tra queste figurano società multinazionali con farmaci commercializzati e con un track record sostenuto di redditività, nonché aziende prossime all’immissione sul mercato di nuove terapie basate su tecnologie collaudate.

Quest’ultimo gruppo è particolarmente interessante, in quanto i nostri risultati hanno rivelato che investire in società biotecnologiche che stanno entrando in un periodo di redditività sostenuta può portare a rendimenti interessanti. Ad esempio, due delle maggiori società biotecnologiche dell’MSCI All Country World Index (ACWI), Regeneron Pharmaceuticals e Genmab, sono esempi lampanti di questa osservazione. In entrambi i casi, si è registrato un aumento significativo dei rendimenti azionari quando i loro utili per azione hanno iniziato a essere positivi.

Per Regeneron, ciò è stato osservato nel 2011-2012 grazie al lancio di Eylea, un trattamento per la degenerazione maculare senile umida. Per Genmab, la tendenza è iniziata nel 2012-2013, quando ha concluso un accordo mondiale con Janssen per lo sviluppo e la commercializzazione del suo farmaco contro il mieloma multiplo Daratumumab. Un’osservazione simile, secondo cui i rendimenti azionari sono aumentati quando un’azienda ha iniziato a diventare redditizia, si può osservare anche in altri componenti biotecnologici dell’MSCI ACWI, come Biogen (1998-1999), Gilead (2001-2002) e Vertex Pharmaceuticals (2016-2017).

Gli investimenti biotecnologici sono spesso associati a start-up ad alto rischio e ad alto rendimento, con asset in fase iniziale il cui percorso di sviluppo può essere pieno di incertezze. Tuttavia, non tutte le società biotech devono essere considerate un investimento speculativo. Esistono aziende del settore con farmaci generatori di reddito sviluppati sulla base di tecnologie collaudate e che sono redditizie o prossime al pareggio. Si tratta di un settore con notevoli sfumature in cui un approccio attivo può essere utile agli investitori.

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