Asset allocation: le opportunità per i portafogli multi-asset secondo Pimco

“Le dinamiche in evoluzione nelle economie e sui mercati globali offrono un ventaglio di opportunità per i portafogli multi-asset: nell’obbligazionario, stiamo incrementando i nostri investimenti al di fuori degli Stati Uniti, in Paesi selezionati in cui è probabile che un allentamento della politica monetaria quest’anno favorisca questa classe di attivo. Nell’azionario, pur continuando a prediligere le società di alta qualità, capaci di fronteggiare un ventaglio di scenari macroeconomici, stiamo aumentando le allocazioni su uno spettro più ampio di settori, tra cui gli industriali ciclici”. Ad affermarlo sono Erin Browne e Emmanuel S. Sharef, parte del team Multi-Asset di PIMCO, ch edi seguito spiegano nel dettaglio le ragioni del posizionamento.

Cicli degli utili societari e opportunità nell’azionario

Addentrandoci nel 2024, ci aspettiamo che i titoli azionari difensivi e ciclici riemergano dalle contrazioni degli utili, portando potenzialmente a un significativo incremento dei prezzi. Settori specifici per cui è probabile una maggiore accelerazione degli utili quest’anno comprendono i comparti energetico e della salute. I big tecnologici e i servizi di comunicazione potrebbero invece registrare un rallentamento della crescita dell’EPS. Noi prediligiamo le large cap di maggiore qualità, soprattutto negli Stati Uniti, e anche in mercati emergenti selezionati con valutazioni ragionevoli. Anche gli industriali ciclici possono offrire interessanti opportunità con la loro ripresa dalla contrazione progressiva degli utili. Confidiamo inoltre che l’esposizione ai mercati azionari rappresenti un approccio efficiente in termini di costo per gestire il rischio di inflazione; pertanto, i nostri portafogli multi asset hanno un posizionamento complessivamente neutro sugli attivi reali.

Le prospettive di divergenza supportano un’allocazione obbligazionaria diversificata

Crediamo che gli alti livelli di partenza dei rendimenti, prevalenti in gran parte dei mercati obbligazionari attualmente, siano di buon auspicio per l’apprezzamento del capitale, tendiamo inoltre a prediligere le scadenze intermedie. Ravvisiamo opportunità particolarmente interessanti in regioni in cui la crescita resta lenta o stagnante e l’inflazione è maggiormente sotto controllo e dunque con prospettive di prossimo allentamento monetario che potrebbe fornire forte impulso all’obbligazionario, in particolare l’Australia dove la banca centrale è attenta alla situazione di alto debito delle famiglie e dei mutui a tasso variabile. Anche nel Regno Unito, nell’Area Euro e in Canada c’è la possibilità di un allentamento monetario più vicino e marcato rispetto agli Stati Uniti, alla luce dei trend dell’inflazione e delle prospettive economiche. In generale, la desincronizzazione fra gli Stati Uniti e le altre maggiori economie sviluppate in termini di traiettoria delle banche centrali offre opportunità di diversificazione nelle allocazioni obbligazionarie e di interessanti rendimenti.

Continuiamo tuttavia ad apprezzare gli MBS agency americani alla luce degli spread elevati e interessanti rispetto ai Treasury nonché della possibile contrazione degli spread quando ci sarà maggiore chiarezza sulla tempistica dei tagli dei tassi da parte della Fed, il che dovrebbe ridurre la volatilità dei tassi di interesse. Sui mercati del credito osserviamo valutazioni attrattive e fondamentali resilienti in diversi ambiti del credito cartolarizzato. I nostri portafogli hanno in generale un posizionamento neutro sulle obbligazioni societarie investment grade visti gli spread compressi, e di sottopeso sull’high yield in quanto potrebbero cominciare ad aumentare le insolvenze.  Sul versante delle valute, alla luce delle prospettive globali prediligiamo il Dollaro americano e valute selezionate dei mercati emergenti, mentre siamo sottopesati sull’Euro.

Temi di investimento

Intelligenza artificiale: è stato un driver rilevante per i rendimenti azionari e ci aspettiamo che continui ad esserlo con l’evolvere delle tecnologie e l’avanzare dei progressi nelle applicazioni commerciali. Prevediamo che i beneficiari futuri del tema dell’IA includeranno: le imprese che l’adottano e saranno capaci di automatizzare i compiti lavorativi e ridurre i costi; le società di software selezionate che creano applicazioni per gli utenti finali, e le aziende del comparto biotech, visto il potenziale dell’IA di accelerare enormemente il processo di scoperta di nuovi farmaci.

Le presidenziali americane del 2024 avranno importanti implicazioni per i mercati. Una vittoria dei Repubblicani, che sia un en plein o solo la conquista della presidenza, verosimilmente comporterà un insieme di politiche che potrebbero essere inflazionistiche. Assisteremmo probabilmente a un aumento dei dazi doganali, al perseguimento di divieti sull’immigrazione e alla proroga di tutte le riduzioni fiscali in scadenza o gran parte di esse. Con una leadership Repubblicana i settori che probabilmente ne beneficerebbero saranno petrolio, gas, infrastrutture di trasporto energetico, automobilistico, finanziario e ambiti legati alla spesa per la difesa. Le energie rinnovabili sarebbero frenate, le imprese di beni di consumo si troverebbero alle prese con dazi più alti e quelle tecnologiche potrebbero essere colpite da novità sfavorevoli. Una vittoria dei Democratici implicherebbe maggiore sostegno per l’energia verde, anche se lo spazio fiscale tende a essere limitato visto il disavanzo e il debito del Paese, nonché restrizioni più severe sui combustibili fossili. La tassazione sulle imprese potrebbe aumentare anche se potrebbe essere valutato un ampliamento dei crediti d’imposta rimborsabili per le famiglie. I settori finanziari potrebbero trovarsi alle prese con un quadro normativo più stringente. I dazi potrebbero essere applicati in modo tattico. Un en plein dei Democratici probabilmente porterebbe a un ampliamento dei sussidi dell’Affordable Care Act di cui tenderebbe a beneficiare il settore sanitario.

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