Scontro Vivendi-Fininvest, nessuno vuole più Mediaset Premium

Ricordate la storia della ragazza dalle belle ciglia che tutti la vogliono ma nessuno la piglia? Ecco, è quanto sta accadendo a Mediaset Premium, la pay tv che Fininvest era riuscita a sbolognare a Vivendi ma che Vincent Bolloré non vuole più. Il finanziere bretone si è reso conto che i 63 milioni di perdite sono irrecuperabili nel breve periodo e consolidare Mediaset Premium per  il bilancio Vivendi sarebbe come legarsi un masso al collo e gettarsi nella Senna. Infatti, analizzati bene i conti della pay tv, il ceo di Vivendi, Arnaud de Puyfontaine, abbia detto che gli era stata prospettata come una Ferrari e invece Mediaset Premium è poco più di un’utilitaria. Da qui il passo indietro. Il bello però è che nemmeno Fininvest, dopo aver venduto Premium ai francesi, vuole riprendersela. Ora inizierà un negoziato per verificare se ci sono spazi per la rappacificazione. Un primo sforzo pare sia stato già fatto e riguarda l’ingresso di Vivendi nell’azionariato di Mediaset, inizialmente previsto al 3,5% che potrebbe salire al 7% dopo i primi 18 mesi. Fissato questo punto ora si apre una nuova trattativa per il piano sottostante, cioè il controllo di Mediaset Premium che nel contratto vincolante di aprile scorso spettava al 100% ai francesi per un valore di circa 650 milioni. Il problema è che in questo momento né Mediaset né Vivendi vorrebbero consolidare Premium nel proprio bilancio con il suo fardello di perdite già previste. Per questo si sta pensando a una soluzione fifty-fifty, una sorta di co-controllo che permetterebbe a entrambi di non consolidare.

E’ proprio sul futuro della pay-tv che si concentreranno i prossimi incontri per arrivare a una soluzione che soddisfi entrambe le parti. Perché se è vero che il contratto firmato ad aprile è vincolante e senza clausole che prevedano l’uscita è anche vero che una causa legale richiederebbe anni per arrivare a sentenza e nel frattempo il fardello di Premium ricadrebbe tutto sui conti Mediaset visto che non ci sono compratori alternativi all’orizzonte.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!