Italiani sempre più attenti ai rischi futuri
Gli italiani sono sempre più attenti ai temi che riguardano la loro vita quotidiana, per questo le preoccupazioni individuali e i rischi futuri assumono un chiaro ordine di priorità, con un nuovo ruolo per le assicurazioni. E’ quanto emerge dalla ricerca di Axa Italia condotta da Episteme “Rischi emergenti, protezione e innovazione: una nuova era per le assicurazioni”, presentata durante l’Axa Forum 2018. Ai primi posti tra le preoccupazioni degli italiani si collocano i problemi legati alla sfera del quotidiano: il 53,9% è preoccupato di non avere in futuro una pensione ragionevole e il 47,8% della gestione della vecchiaia dei propri cari, seguono le inquietudini sui tempi dell’assistenza sanitaria, col 45,3%, e il timore per la stabilità del proprio lavoro (44,8%).
Rischi ambientali, socioeconomici e salute al primo posto
Guardando ai rischi emergenti e alle previsioni di rischi gli italiani non hanno dubbi: i rischi ambientali, quelli socioeconomici e la salute sono i grandi temi del futuro. Il 46,7% degli intervistati mostra infatti massima preoccupazione per le conseguenze del surriscaldamento del pianeta e ben l’89,7% è d’accordo con la necessità di adottare nuovi modelli economici che riducano l’impatto ambientale. Seguono i rischi socioeconomici e politici e quelli tecnologici: ad esempio, sul fronte dei rischi tecnologici, il 15,2% teme rischi legati alla riservatezza dei dati e il 14,2% teme l’intelligenza artificiale e l’avvento dell’internet delle cose (IoT). Tra i principali rischi emergenti anche le malattie croniche (30,6%).
Cresce disponibilità verso coperture assicurative private
In crescita il livello di consapevolezza delle persone, sempre più disponibili a rivolgersi a un’offerta privata, col 71,2% degli italiani d’accordo sull’importanza di una copertura integrativa privata sui temi della salute. L’attenzione è sempre più rivolta a prodotti innovativi e soluzioni tecnologiche: il 28,8% del campione (dal 22,4% nel 2015) vorrebbe avere un punto di riferimento a cui rivolgersi in qualsiasi momento per dubbi sullo stato di salute. Sempre in tema di salute cresce l’attitudine positiva verso i sistemi di monitoraggio e la telemedicina: il 74,5% degli intervistati dichiara che si sentirebbe più sicuro se possedesse un dispositivo per contattare medici, persone di fiducia e operatori sanitari, il 47% si sentirebbe più sicuro se in casa avesse un robot badante.
La tecnologia aiuta ma intermediari restano canale preferito
Il 65,3% degli italiani sarebbe anche disposto ad acquistare polizze connesse a dispositivi tecnologici in auto e in casa e il 74,9% si sentirebbe più sicuro con un sistema di monitoraggio intelligente per la propria abitazione. Il 28,6% del campione sottoscriverebbe inoltre un contratto se questo gli consentisse di accedere a programmi di prevenzione oltre al rimborso delle spese mediche e il 28,4% acquisterebbe una polizza che gestisse a 360 gradi l’assistenza in caso di non autosufficienza. Da notare che i dispositivi tecnologici aumentano il senso di protezione quotidiana, ma l’intermediario resta il canale preferito per l’ascolto delle esigenze, la valutazione dei rischi, l’assistenza in caso di sinistro.