Cina, gli Usa potrebbero aiutarne indirettamente lo sviluppo e le prospettive
Questo è probabile che sia nell’interesse di Pechino, in quanto il rapido aumento dei redditi potrebbe aiutare a distogliere la gente dalle questioni politiche. Allo stesso tempo, avvertono però da Dws, la Cina dovrebbe guardarsi dal cadere nella cosiddetta “trappola del reddito medio“. Questo è ciò che la Banca Mondiale chiama il pericolo per i paesi emergenti di rimanere bloccati nel campo del reddito medio (all’incirca, un reddito annuo di meno di 15.000 dollari). Questo significa non essere più abbastanza economici da avere un significativo vantaggio competitivo nelle esportazioni ad alta intensità di lavoro e allo stesso tempo non abbastanza appetibili da attrarre (o mantenere) risorse le cui competenze e capacità di innovazione potrebbero creare nuovi vantaggi competitivi. “Crediamo che Pechino sia consapevole di questo pericolo. E ci sono buone ragioni per credere che il paese sarà in grado di sfuggire da questa potenziale trappola meglio di altri paesi” affermano da Dws.
Il progetto “Made in China 2025” mira a trasformare la Cina da paese a manodopera a basso costo in produttore di beni e servizi di qualità. “In questo contesto, la controversia commerciale con gli Stati Uniti è un’arma a doppio taglio – fa notare Xueming Song, economista cinese del DWS – da un lato, costringe la Cina ad accelerare i suoi sforzi per diventare tecnologicamente più autosufficiente. Dall’altro lato, c’è il pericolo che la Cina debba accettare prima battute d’arresto se viene tagliata fuori dai richiesti beni intermedi ad alta tecnologia dell’occidente“.
Prima che la Cina segua il percorso della Corea del Sud diventando un leader tecnologico, c’è tuttavia il rischio che possa essere frenata da un’altra preoccupante dinamica: il debito totale come percentuale del prodotto interno lordo (PIL) negli ultimi dieci anni è salito dal 162% al 276%.
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