Nel terzo trimestre il Pil dell’Eurozona ha mostrato come la spesa dei consumatori sia ancora sana. Nel dettaglio i consumi delle famiglie dell’Eurozona sono cresciuti nell’ultimo trimestre (+2,0% su base annua) e la fiducia dei consumatori – che rimane a livelli elevati – evidenzia come probabilmente questo slancio proseguirà.
Allo stesso tempo i dati hanno mostrato come la debolezza nel comparto manifatturiero (-1,6%) non si sia estesa al settore dei servizi. Infatti, la produzione di servizi è aumentata dell’1,4%. Ciò suggerisce che la debolezza del settore industriale rimane isolata.
In questo scenario, si inserisce il meeting Bce. Non prevediamo cambiamenti sulla politica monetaria e riteniamo che l’attenzione degli esperti si concentrerà sulle previsioni relative all’inflazione per il 2022 – che è una novità – e su come il presidente entrante, Christine Lagarde offrirà indicazioni sulla politica futura, seguendo l’inclinazione molto accomodante data dal suo predecessore.
Osservando i dati, gli ultimi numeri sull’inflazione core sono stati incoraggianti, suggerendo che non sono necessari ulteriori stimoli. Pertanto, non prevediamo ulteriori riduzioni dei tassi d’interesse nel 2020.