Ftse Mib: la corsa al recupero non è finita. Le big cap sotto la lente

Intervista di Davide Pantaleo (TrendOnline) a Gianluigi Raimondi, analista tecnico e direttore di FinanzaOperativa.com dell’8 gennaio 2021

Il Ftse Mib oggi ha testato quota 23.000 e ha frenato un po’. La corsa al rialzo è giunta al capolinea o vede ancora margini al rialzo?

Per il Ftse Mib è confortante la conferma del superamento della resistenza statica a 22.380 punti, anche se al momento gli indicatori tecnici sono vicinissimi alla zona di ipercomprato e questo suggerisce un po’ di cautela. Previo un movimento laterale di consolidamento di breve-brevissimo termine, vedo ulteriori rialzi per il Ftse Mib, con primo target a 23.580 punti e il secondo a 24.000 punti. Quest’ultima soglia sarà un bello spartiacque, perchè oltre area 24.000 l’indice dovrebbe salire fino a 24.670 punti, livello dove lo scorso 21 febbraio era stato aperto un ampio gap ribassista.

Eventuali posizioni long sul Ftse Mib andranno protette con uno stop loss a 22.380 punti, ossia sui top di novembre scorso. Confermo in generale una view positiva su Piazza Affari e sull’azionario in generale, anche perchè di fatto non ci sono investimenti validi come alternativa all’equity.

Unicredit sale ancora con alcuni rumor, mentre è debole oggi Intesa Sanpaolo. Quali strategie ci può suggerire per questi due bancari?

Unicredit si sta apprestando a chiudere il gap-down aperto a fine novembre a quota 8,64 euro. Se poi il titolo riuscirà a salire ancora si spingerà oltre i 9 euro, ma troverà una resistenza statica a 9,4 euro dove ci sarà un forte ostacolo. Chi volesse acquistare Unicredit dovrà posizionare uno stop loss a 7,85 euro, dove coincidono al momento le medie mobili a 50 e a 21 sedute.

Intesa Sanpaolo ha superato di recente la trendline discendente di breve periodo a 1,935 euro, dove passa anche la media mobile a 21 sedute. Questo ha generato un segnale rialzista che però dovrà avere un’ulteriore conferma con il superamento della resistenza statica a quota 2,03 euro, dove a inizio marzo era stato aperto un gap ribassista. Oltre i 2,03 euro Intesa Sanpaolo punterà ai 2,1 euro prima e ai 2,2 euro in seguito.

STM oggi brilla sulla scia dei dati preliminari del quarto trimestre 2020. Qual è la sua view su questo titolo?

STM sta performando molto bene, ma mi convince poco la shooting star che sta disegnando sul grafico giornaliero. Il titolo è arrivato alla resistenza a quota 35 euro che non è riuscito a superare, dopo aver lasciato aperto un gap-up a 32,5 euro che potrebbe essere ricoperto in tempi brevi a mio giudizio. STM potrebbe tornare prima a 32,5 euro e poi a 30,8/30,4 euro, dove passano al momento le medie mobili a 50 e a 21 sedute. Oltre i 35 euro STM proseguirebbe nell’uptrend con obiettivi a 37 e a 38 euro, ma sono scettico che ciò possa accadere a breve.

Cosa può dirci in merito al recente andamento di Ferrari e quali strategie ci può suggerire per il titolo?

Dal punto di vista tecnico Ferrari ieri ha dato vita ad un rimbalzo tecnico dopo aver avvicinato a quota 176,5 euro la media mobile a 50 sedute che al momento coincide anche con il supporto dinamico ascendente di medio termine. Il titolo oggi ha incrociato al rialzo a 182,14 euro la media mobile a 21 sedute, da cui al momento è stato respinto verso il basso. Oltre il livello appena indicato Ferrari potrebbe salire ancora e andare a testare i massimi di inizio gennaio a 191,3 euro. Un acquisto dl titolo andrà corredato a mio avviso da uno stop loss sotto 176,5 euro.

Ci sono altri titoli che vuole segnalarci a Piazza Affari?

Segnalo Anima Holding che oggi sale sulla scia dei dati relativi alla raccolta. Dal punto di vista tecnico il titolo ha generato un bel segnale perchè ha oltrepassato a quota 4,15 euro un’importante resistenza statica di medio termine. Anche nel caso di Anima Holding gli indicatori tecnici sono prossimi alla zona di ipercomprato, ma dopo una breve fase di consolidamento potremmo assistere ad un ulteriore rialzo dei corsi. I prossimi obiettivi al rialzo li individuo a quota 4,425 euro prima e poi a quota 4,65 euro, con proiezione successiva a quota 4,82 euro, dove era stato aperto a fine febbraio un gap ribassista. A chi volesse acquistare Anima Holding suggerisco di fissare uno stop loss in area 4 euro.

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