Le small cap Usa corrono. Ma è meglio fare attenzione

A cura di Morningstar

Mentre la Borsa americana corre, le small cap Usa sembrano non avere ancora voglia di tirare il fiato. L’indice Morningstar US Market nell’ultimo mese (fino al 10 febbraio e in euro) ha guadagnato poco più del 4%, portando a +6,2% la performance da inizio anno (+10,3% nel 2020). In quattro settimane il paniere Global Markets ha segnato +3,6% (+6,3% da gennaio e +6,5% l’anno scorso).

Indici Morningstar US e Global Markets a confronto
Indici Usa e global market a confronto
Dati in euro aggiornati al 10 febbraio 2021
Base:10.000 euro
Fonte: Morningstar Direct

Andando su indici più dettagliati, si nota come a dare la spinta al segmento delle piccole aziende siano stati soprattutto i titoli orientati alla crescita. Il paniere Morningstar small growth in un mese è salito dell’8,7%, portando a +15,4% la performance da inizio anno. In quattro settimane il basket small value ha segnato +5% (+11,3% da gennaio e -8,10% l’anno scorso).

Indici Morningstar small cap a confronto
Indici small cap a confronto
Dati in euro aggiornati al 10 febbraio 2021
Base:10.000 euro
Fonte: Morningstar Direct

Per quanto riguarda le valutazioni di Borsa in generale, attualmente, secondo il Morningstar Global Market Barometer l’azionario Usa è sopravvalutato del 9% rispetto al rapporto Price/Fair value (relativamente alle stock coperte dall’analisi Morningstar. Dati in dollari aggiornati al 9 febbraio 2020).

Perché le small cap corrono

La tenuta delle aziende a piccola capitalizzazione risalta dando un’occhiata all’andamento delle diverse categorie Morningstar in cui sono divisi i fondi che investono nell’azionario americano. Al vertice della classifica dell’ultimo mese (+7,9%) e da inizio anno (+14%) si piazza il segmento US equity small cap che, tra l’altro, era stato uno dei migliori nel 2020 (+20%) poco dietro al growth (+24%).

Categorie Morningstar a confronto
Categoria Usa a confronto
Dati in euro aggiornati al 10 febbraio 2021
Base:10.000 euro
Fonte: Morningstar Direct

Alla base dello stato di forma delle piccole aziende ci sono diversi motivi che vanno dalle scelte economiche della nuova amministrazione Biden per dare uno stimolo all’economia (e questi programmi di solito tendono ad avere un buon effetto sulle aziende più orientate verso i consumi domestici come  le small cap) alle analisi degli investitori.

Il primo pacchetto di stimoli allo studio dovrebbe avere un valore di circa 1.900 miliardi di dollari  e prevede aiuti a pioggia nei confronti dei ceti meno abbienti e della classe media. In cantiere c’è anche l’innalzamento della soglia del salario minimo per i dipendenti federali, che dovrebbe raggiungere i 15 dollari l’ora. A queste due misure, studiate sostanzialmente per rilanciare i consumi si aggiungono quelle per portare avanti la campagna vaccinale e gli aiuti alle autorità locali e statali.

“Nel lungo periodo, il miglioramento dell’economia dovrebbe supportare l’azionario small cap Usa, che inoltre mostra valutazioni relativamente attraenti rispetto a quelle delle large cap”, spiega Curt Organt, gestore del fondo T. Rowe Price Funds Sicav – US Smaller Companies Equity Fund.

Un altro elemento di supporto è rappresentato dal controllo Democratico sul Congresso che permette una grande libertà di azione all’amministrazione Biden. “I maggiori stimoli fiscali e la conseguente crescita dell’attività economica dovrebbero supportare le aziende di piccola capitalizzazione, che tendono a beneficiare delle fasi di crescita del Pil. A controbilanciare in parte tale scenario positivo, c’è tuttavia il fatto che probabilmente vedremo una maggiore tassazione sulle imprese negli Stati Uniti, con possibili effetti sugli utili”.

Nella scelta delle small cap entrano anche altre valutazioni. “Gli investitori guardano alle piccole imprese per molte ragioni”. Dice Susan Dziubinski, director of content di Morningstar “Alcuni vogliono una dose di piccole società nei loro portafogli per completare la loro esposizione al mercato azionario generale. Altri vogliono spostarsi verso le small cap dopo un periodo di sovraperformance delle large cap, come quello che abbiamo visto negli ultimi anni. Altri ancora potrebbero voler cavalcare il cosiddetto small cap effect, cioè la teoria secondo cui le aziende più piccole hanno più opportunità di crescita rispetto alle società grandi e, di conseguenza, hanno un maggiore potenziale di rendimento nel tempo. Prima di aggiungere un fondo small cap al proprio mix di portafoglio, però, è meglio controllare di non avere già una forte esposizione alle azioni a piccola capitalizzazione nella parte core del proprio portafoglio”, dice Dziubinski.

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