Germania, portale di Borsa reintroduce marco

 

Il portale di borsa Börsennews.de reintroduce il marco tedesco nelle quotazioni azionarie. Una notizia che potrebbe sembrare una bufala, invece si riportiamo parte dell’articolo scritto da Sebastian Hahn, caporedattore di börsennews.de, che presenta alcune riflessioni in merito alla moneta unica e alla reintroduzione del marco. 

“A causa della crisi dell’euro molti investitori si augurano il ritorno del marco: secondo un’attuale inchiesta il 39% di 1.364 utenti di börsennews.de sono convinti che il marco tedesco dovrebbe essere reintrodotto.

Börsennews.de risponde a questo desiderio mostrando le quotazioni sia in marco che in euro. Con più di 300.000 utenti börsennews.de fa parte dei portali di borsa tedeschi più grandi.

 

 

Da più mesi la valuta europea, euro, è sulla prima pagina dei giornali. Poco tempo fa l’euro è sceso sotto 1,19 US dollari, una quota più bassa 

riferita agli ultimi quattro anni. A confronto: l’ultimo anno il cambio era a più di 1,50 US dollari. Solo una somma enorme di 170 miliardi di 

euro ha potuto evitare fin’ora l’euro-crash.

La Germania contribuisce  la somma più alta, cioè 147 miliardi di euro, mentre paesi economicamente più poveri, come la Spagna o il Portogallo, possono  uscire dal patto stabilito secondo determinate condizioni in ogni  momento e senza svantaggi per se stessi. È fuori discussione che l’euro  abbia portato grossi vantaggi per gli europei e in modo particolare per  i tedeschi. Tuttavia prima di introdurre l’euro è stato definito che 

provvedimenti come il pacchetto di aiuti dell’euro non sarebbero stati ammessi. 

 

Le preoccupazioni di tanti tedeschi, viste le molte critiche sull’euro, stabilito nel frattempo come valuta, sono comprensibili. L’intenzione  di

börsennews.de non è di contribuire all’abolizione dell’euro ma di avvicinarsi al desiderio di molti cittadini offrendo una stabilità economica più sicura.

Perché una cosa è certa: il marco rappresenta  una Germania sana e forte economicamente. L’euro invece rappresenta un  sistema economico piuttosto scricchiolante – non solo in tutto il  mondo, in Europa ma soprattutto anche in Germania.”

Chissà che altri portali non decidano di seguirne l’esempio anche in altri paesi. 

 

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