La strada di Basilea non porta lontano

Dunque, le banche sono pirana? Può darsi. Le condizioni che molti istituti di credito offrono ai clienti sono ai limiti dell’usura (basti pensare che uno scoperto di conto corrente può arrivare a costare fino al 22%), quando le offrono. Perché in molti casi le aziende o i privati si sentono rispondere “no” alle richieste di credito. Ma il sistema bancario è centrale per tutto il sistema finanziario ed economico mondiale, quindi bisogna anche capire, a volte, le ragioni di certi atteggiamenti. Per esempio, perché le banche preferiscono affidare i loro soldi alla Bce ricavando un piccolo utile piuttosto che impiegarli nell’economia con ritorni sicuramente più vantaggiosi? I motivi sono due. Il primo è quello più evidente: le banche hanno paura di non veder tornare indietro il proprio denaro.

Ci sono troppe aziende a rischio che una volta presi i soldi potrebbero saltare oppure semplicemente avere difficoltà a restituirli o addirittura a pagare le rate. Ma queste sono situazioni al limite della banalità. Anche se si presentano ogni giorno sul mercato del denaro. Il problema vero si chiama Basilea. Gli accordi internazionali prevedono infatti che le banche impieghino denaro non più sulla base della raccolta, ma in virtù del proprio patrimonio.

È per questo motivo che molte banche italiane hanno bisogno di ricapitalizzarsi o comunque (il caso del Monte dei Paschi di Siena che non vuole sentire parlare di aumento di capitale) di rafforzare il proprio patrimonio. Per farla semplice e breve, con gli accordi di Basilea ogni banca ha una sorta di plafond degli impieghi parametrato sul proprio patrimonio. Mentre prima una banca poteva avere un piccolo capitale ma una grossa raccolta e poi impiegare parte o tutto di quello che aveva raccolto, adesso non può più farlo ma deve rapportare i propri impieghi, appunto, alla massa di capitale. In sostanza, le banche non prestano più denaro all’economia non tanto perché temono di non riaverlo indietro o di non incassare gli interessi ma perché proprio non possono.

Non è una giustificazione, ma una stortura del sistema. Oggi, per far ripartire l’economia non ci sono molte ricette se non quelle di fare avere denaro fresco alle aziende in modo che possano investirlo nelle proprie attività oppure generare altro debito dello Stato per la realizzazione di opere pubbliche. Ma visto il livello di indebitamento, questa seconda strada appare difficilmente percorribile. Resta quindi la prima via a disposizione. E allora, probabilmente, è il caso di rivedere gli accordi di Basilea generando più flessibilità. Sono finiti i tempi della finanza allegra, ma almeno non facciamo iniziare quelli della finanza ammazza- economia.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!

Tag: