Credit Suisse: Grecia può far perdere il 7% alle borse

A BREVE POSSIBILE CALO DEL 7% DELLE BORSE – Quanto può pesare l’incertezza sul referendum greco e sulle sue possibili conseguenze (richiesta di un nuovo bailout, se l’attuale non dovesse essere prorogato oltre la scadenza naturale odierna, o uscita di Atene dall’euro) sui listini europei? Se lo sono chiesti gli esperti di Credit Suisse che in una nota ricordano come sino a venerdì le borse del vecchio continente assegnassero solo il 20% di probabilità implicita che Atene facesse default e dovesse poi uscire dall’euro. Ora, in attesa del verdetto delle urne, la probabilità implicita potrebbe tendere al 50%, il che implicherebbe un calo degli indici di borsa di circa il 7% rispetto ai livelli di venerdì scorso.

A MEDIO TERMINE OCCHIO ALLA CRESCITA – Ciò che preoccupa maggiormente gli esperti è tuttavia che i listini europei non appaiono eccessivamente a buon mercato in base agli utili prospettici anche se scontano una crescita del Pil di solo lo 0,5% nel corso del 2015. Se la crescita dovesse comunque rafforzarsi per i listini europei è probabile una lunga fase rialzista nei mesi a seguire. A livello di paesi, attenzione alla Francia, che resta uno dei paesi più esposti nei confronti della Grecia, mentre in caso di ulteriori debolezza il suggerimento è di accumulare titoli italiani, in particolare del comparto bancario.

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