Sui tassi arriva l’effetto spread

Il rialzo dello spread inizia a farsi sentire sui tassi dei mutui alle famiglie e dei prestiti alle imprese. La conferma è arrivata dai dati della Banca d’Italia relativi a ottobre. Come riporta l’analisi di Milano Finanza, le variazioni sono di pochi decimali rispetto ai mesi precedenti, ma segnano una tendenza che potrebbe proseguire nei prossimi mesi, se lo spread Btp-Bund non scenderà dai livelli attuali.

Il tasso di interesse sui nuovi mutui alle famiglie per l’acquisto di abitazioni comprensivi delle spese accessorie, il cosiddetto Taeg, è stato pari al 2,24%, in aumento dal 2,16% di settembre. In rialzo anche i tassi di interesse sui nuovi prestiti alle imprese, che sono saliti all’1,52% dall’1,45% di settembre. L’incremento dei tassi a ottobre «risente dell’aumento dello spread nei rendimenti dei titoli sovrani», ha osservato Abi.

Gianfranco Torriero, vicedirettore generale dell’associazione bancaria, ha evidenziato che l’aumento è “ancora non molto accentuato”, ma indica “un segnale di cambiamento di rotta del mercato”.

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