La quota più grande è in mano a BlackRock, che detiene oltre l’8,8% attraverso diversi fondi e società controllate. Segue Capital Group con circa il 5% e Invesco con più del 3,3%. Sono i tre maggiori azionisti di Fineco, da quando la banca guidata da Alessandro Foti è diventata una public company, cioè una società senza un socio di controllo dopo l’uscita dal capitale dell’ex controllante UniCredit.
Le partecipazioni nell’azionariato sono tutte riportate nel verbale dell’ultima assemblea societaria, che si è svolta il 20 febbraio scorso. La presenza dei tre big dell’asset management sopra menzionati era nota da tempo, visto che le loro quote eccedono ciascuna il 2% e sono dunque sottoposte al regime di comunicazioni obbligatorie della Consob.
Guardando però alla lista dei soggetti intervenuti nell’assemblea (non direttamente ma attraverso una delega), si scopre che è assai lunga la lista dei soggetti istituzionali che sono azionisti (con piccole quote) di Fineco. Ci sono compagnie assicurative come Zurich, Generali o Axa, case di gestione come Fidelity, AllianceBernstein, Janus Henderson, Pictet, Nordea o J.P. Morgan Asset Management, ma anche grandi fondi pensione come quello del colosso siderurgico americano U.S. Steel Corporation o dei dipendenti pubblici della California. Sembrano dunque lontani anni luce i tempi in cui nell’assemblea di Fineco l’ultima parola spettava di fatto a un unico azionista: il gruppo UniCredit, che nel 2016 aveva oltre il 67%. Nell’ultima assise dei soci del 20 febbraio sono invece intervenuti 1.411 soggetti, anche se in realtà quasi tutti attraverso delega.