I dazi Usa colpiscono liquori e cordial italiani tassati al 25%

Il vino italiano è salvo. Ma liquori e cordial del nostro Paese sono stati colpiti pesantemente. Donald Trump ha dato seguito solo parzialmente alle sue minacce colpendo selettivamente le bevande spiritose provenienti dall’Europa: e ha deciso di colpire anche quelle dell’Italia. Dal 18 ottobre i dazi verranno posti su liquori e cordial del nostro Paese, con pesanti ripercussioni sugli sbocchi internazionali e quindi sulla tenuta del settore.

“Il mercato americano rappresenta un mercato in grande espansione per i nostri spiriti” ha dichiarato Sandro Boscaini, Presidente di Federvini. “Basti pensare che tra il 2017 e il 2018 l’export in USA è cresciuto di circa il 45%. Un mercato che ogni anno dimostra di apprezzare sempre di più i nostri prodotti, fatti di cultura, storia e tradizione”.

Secondo Federvini, i dazi freneranno in maniera netta tutto il settore, oggi sempre più votato ai mercati esteri.

“Auspichiamo – ha proseguito Boscaini – che vengano immediatamente riprese le trattative a favore del commercio libero, per un mercato trasparente che premi la qualità”.

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