Raccomandazioni di Borsa: i Buy di oggi da Eni a Telecom Italia

Equita giudica buy:

Eni con target price di 19,50 euro (Plenitude tramite Eni Gas & Power France ha comunicato di aver proceduto a distribuire ai propri clienti le risorse predisposte dal Governo a tutela dei consumatori per 50 mln di euro), Estrima con prezzo obiettivo di 2,75 euro (ridefinizione del piano industriale), Intesa SanPaolo con fair value di 3,60 euro (secondo Bloomberg starebbe valutando l’acquisizione della banca romena First Bank), Stellantis con target di 23 euro nonostante abbia sottoperformato a luglio il mercato in Europa in termini di immatricolazioni e Telecom Italia con obiettivo di 0,40 euro (risultati di Iliad Italia: prosegue lentamente la crescita nel fisso).

Intesa SanPaolo assegna un buy a:

Eni con prezzo obiettivo di 19,20 euro (ha avviato la produzione dal giacimento offshore di Baleine in Costa d’Avorio), Ferrovie Nord Milano con target price di 0,66 euro (i risultati confermano che la ripresa della domanda di mobilità è in corso con le autostrade in linea con il 2019 e ferrorie ancora sotto del 10-15%), SanLorenzo con fair value di 51,50 euro (indicazioni supportive dal direttore generale di Confindustria Nautica), Stellantis con obiettivo di 21,20 euro (sebbene anche in Canada i lavoratori abbiano votato a favore dello sciopero) e Unipol con fair value di 5,80 euro (UnipolRental, attiva nel settore dell’autonoleggio a lungo termine, potrebbe ricevere un finanziamento fino a 600 mln di euro).

Integrae Sim valuta buy:

Circle con obiettivo di 6,70 euro (ha annunciato la firma di un nuovo contratto con un ulteriore porto leader del Mar Mediterraneo orientale).

KT&Partners assegna un add a:

Erfo con target di 2,23 euro in scia ai risultati preliminari del primo semestre.

Mediobanca giudica overweight a:

Alkemy (l’ad ha acquistato 2mila azioni), Enel (Enel Chile ha avviato le operazioni commerciali del parco eolico Reinaco II e la costruzione del progetto Don Humberto), Industrie De Nora (Nucera ha ribadito la fiducia nel raggiungimento degli obiettivi di pareggio a medio termine), Inwit (acquisto treasury shares) e UniCredit (completata al 49% la seconda tranche del buyback).

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