Etf sul Bitcoin spot negli Usa: ulteriori incontri degli emittenti con la Sec

Sebbene la SEC non abbia ancora approvato la richiesta di BlackRock di poter emettere un ETF su Bitcoin spot sui mercati statunitensi, ci sono importanti news al riguardo, come riportato da Cryptonomist.ch.

Infatti, come riferisce l’esperto di mercati crypto di Bloomberg, James Seyffart, negli ultimi giorni la SEC ha di nuovo incontrato diversi emittenti, tra cui anche Grayscale e Fidelity. Per quanto riguarda BlackRock si tratta del terzo incontro con la SEC di questo tipo incentrato sulla richiesta di emissione di un ETF su Bitcoin spot.

Il fatto che la SEC chieda di incontrare così tante volte, e in così breve tempo, i soggetti che hanno fatto richiesta per l’emissione di un ETF su Bitcoin spot fa pensare ad una certa urgenza.

Tale urgenza è dovuta a due fattori. Il primo è che sicuramente entro il 10 gennaio la SEC dovrà pronunciarsi a favore o contro la richiesta di ARK e 21 Shares. Se questa richiesta avrà tutti i requisiti per essere approvata, la SEC dovrà fare in modo di avere tutte le informazioni necessarie per decidere entro e non oltre il 5 gennaio, dato che quella è la data in cui inizierà presumibilmente il suo esame. Il secondo fattore è che difficilmente la SEC approverà tale richieste una per una alla loro scadenza. Ad esempio la richiesta di BlackRock ha come scadenza metà marzo. Onde evitare di favorire qualche singolo emittente rispetto agli altri, ed in particolare proprio ARK, la SEC probabilmente prenderà una decisione unica per tutti.

Gli avvenimenti degli ultimi giorni sembrano confermare questa ipotesi, dato che l’unica richiesta in tal senso che scade a breve è proprio quella di ARK.

A questo punto sembra piuttosto probabile che l’agenzia stia cercando di raccogliere entro il 5 gennaio tutte le informazioni necessarie per poter decidere su tutte le richieste ricevute in merito all’emissione di ETF su Bitcoin spot.

Inoltre nel caso in cui non fosse orientata ad approvarle molto difficilmente procederebbe in questo modo. Sembra invece che questa attività sia proprio propedeutica all’approvazione.

Nello specifico, per quanto riguarda la richiesta di BlackRock si sono fatte alcune scoperte interessanti, analizzando le note della SEC.

Infatti, è emerso che la società, ovvero il maggior gestore patrimoniale del mondo, intende rendere più semplice per le banche tradizionali avere accesso al loro ETF su Bitcoin spot.

D’altronde questo non è un prodotto rivolto al mercato retail, ma a quello istituzionale o dei cittadini più facoltosi. Si tratta di un mercato che ha maggiori esigenze, e per il quale i prodotti odierni non danno sufficienti garanzie.

Il fatto che BlackRock voglia poter offrire Bitcoin, anche se tramite derivati, ad un target che fino ad oggi si è potuto esporre molto poco a questa nuova asset class, risulta essere una cosa piuttosto importante.

Inoltre BlackRock ha anche migliorato la descrizione dei dettagli della procedura di rimborso delle azioni dell’ETF, per chi le volesse restituire, rendendo quindi ancora più facile per la SEC approvare la loro richiesta.

Non resta altro che attendere gennaio per scoprire se tutto ciò sarà stato sufficiente, o se ci sarà da attendere fino a metà marzo.

 

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