Azioni, un contesto favorevole: la view di J. Safra Sarasin

A cura di Philipp E. Bärtschi, CFA, Chief Investment Officer di J. Safra Sarasin

All’inizio del secondo trimestre, negli Stati Uniti si è assistito a un boom del cosiddetto “no landing” scenario. I dati economici erano solidi e sembrava che la situazione sarebbe rimasta invariata per il resto dell’anno. Tuttavia, gli ultimi dati macro di aprile hanno deluso, indicando un rallentamento della crescita. Se tale rallentamento si dovesse concretizzare nei prossimi mesi, sarebbe solo un piccolo passo verso le nuove preoccupazioni di recessione e uno scenario di “hard landing”. Ma non siamo ancora a quel punto. Al momento, la probabilità di uno scenario di “soft landing” sta crescendo di nuovo. Questo è anche l’obiettivo della Federal Reserve, che nell’ultima riunione ha indicato che sarebbe pronta a reagire se la disoccupazione dovesse aumentare, nonostante un’inflazione persistentemente elevata.

Nell’Eurozona, gli indicatori economici suggeriscono che l’economia è tornata a crescere nel secondo trimestre di quest’anno. Anche in Francia e Germania, dove la crescita è rimasta indietro rispetto all’anno scorso, l’attività economica ha recentemente ripreso a crescere. Soprattutto, però, l’inflazione nell’Eurozona si sta avvicinando al suo obiettivo molto più rapidamente che negli Stati Uniti, il che dovrebbe giustificare un primo taglio dei tassi di interesse della BCE a giugno. Con una crescita del PIL del 5,3% (anno su anno), l’economia cinese ha sorpreso in positivo nel primo trimestre, soprattutto grazie alle forti esportazioni. Prevediamo che questo slancio prosegua per il resto dell’anno. Tuttavia, la debole dinamica dei prezzi indica una domanda locale contenuta, sottolineata dal nuovo aumento dei risparmi delle famiglie, che probabilmente peserà sugli utili aziendali.

Obbligazioni – Consolidamento dopo il rialzo dei tassi

A causa dell’inflazione persistente e dei dati economici sorprendentemente positivi del primo trimestre, i rendimenti dei Treasury statunitensi a 10 anni sono saliti dal minimo del 3,8% di dicembre al 4,7% di aprile. Allo stesso tempo, gli investitori sembravano aver perso la speranza che la Federal Reserve tagliasse i tassi di interesse in un futuro prossimo. Alla fine di aprile, il mercato ha addirittura ricominciato a parlare della possibilità di un rialzo dei tassi di interesse. Nella conferenza stampa successiva alla riunione del 1° maggio, il presidente della Federal Reserve Powell ha decisamente smentito queste voci. Ha dichiarato che un rialzo dei tassi è estremamente improbabile. Ciò ha portato a un significativo allentamento del mercato obbligazionario. Insieme ai recenti dati macro più deboli, il rischio di un nuovo aumento dei tassi d’interesse negli Stati Uniti sembra essersi notevolmente ridotto.

Azioni – Andamento positivo degli utili societari

Il calo dei tassi d’interesse a lungo termine ha favorito anche i mercati azionari all’inizio di maggio. A tal proposito, sono due gli aspetti importanti. In primo luogo, i tassi d’interesse non dovrebbero più aumentare rispetto ai livelli attuali, altrimenti il premio per il rischio delle azioni sarebbe ancora più basso. In secondo luogo, gli utili dovrebbero avere un andamento positivo, in modo che la valutazione dei titoli diminuisca nuovamente nel tempo. Per quanto riguarda gli utili, i risultati del primo trimestre hanno riservato sorprese per lo più positive sia negli Stati Uniti che in Europa. Tuttavia, le aspettative non erano troppo elevate e le società sono riuscite a superarle in alcuni casi in modo significativo.

Grazie a tali dati positivi, anche il mercato azionario globale è riuscito a riprendersi rapidamente dalla battuta d’arresto pari circa il 5% di aprile. Alcuni indici azionari, come quello tedesco (DAX), hanno già raggiunto nuovi massimi storici. Il trend positivo, quindi, rimane intatto e il numero di azioni in rialzo è aumentato, soprattutto in Europa. Anche le azioni dei mercati emergenti hanno avuto un andamento positivo nelle ultime settimane, grazie al forte sostegno delle azioni cinesi, e sono riuscite a uscire dalla loro tendenza al ribasso. A causa dell’elevata volatilità di aprile e dell’aumento dei rischi geopolitici, l’euforia degli investitori si è leggermente attenuata, il che dovrebbe avere un impatto positivo sulle performance future.

 Asset Allocation

L’aumento degli utili societari e la volontà delle banche centrali globali di tagliare i tassi d’interesse quest’anno sono i motivi principali per cui i mercati azionari detengono ancora un certo potenziale. Manteniamo pertanto la nostra posizione di sovrappeso nell’equity. Sebbene il rischio di un aumento dei tassi d’interesse sia leggermente diminuito, manteniamo la nostra posizione sottopesata nelle obbligazioni, soprattutto per finanziare gli asset di rischio. Nel segmento del credito manteniamo una posizione neutrale, poiché le valutazioni elevate lasciano poco spazio a una sovraperformance significativa. Gli investimenti in materie prime continuano ad offrire un’interessante opportunità di copertura dai rischi di inflazione. Per diversificare i nostri portafogli bilanciati, continuiamo a puntare sulle obbligazioni catastrofali.

 

 

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