Ftse Mib, Dax ed Euro Stoxx 50 in standby

La situazione non è mutata per l’indice italiano Ftse Mib. Diciamo che siamo in onda 5, ossia l’onda finale del rialzo in base alla teoria delle onde di Elliott, come ricostruito nell’esempio in Figura 1.

Fig 1. Future Ftse Mib – Grafico settimanale

Ammettiamo anche che all’interno di quest’ultimo onda 5 si sia a propria volta in una sotto onda 5, anch’essa finale, anziché in onda 3, intermedia (il che potrebbe anche essere).

Fig 2. Future Ftse Mib – Grafico settimanale

Ebbene, anche in questo caso, mancherebbe un “pezzo” alla fine del movimento, senza escludere che questa sotto onda finale potrebbe sovra estendersi, come lo stesso Elliott ammette.

Qual è dunque la soluzione? La fine del movimento, che sulla carta sembra alle porte, andrà monitorata esclusivamente attraverso la rottura dei supporti. Solo la rottura dei supporti e non il conteggio delle onde (che rimane soggettivo) potrà decretare la fine del rialzo e l’affermazione contemporanea dell’inizio di un nuovo trend ribassista.

Stessa cosa per il Dax: il trend ad ora non fornisce segnali di cessazioni ma la rottura dei supporti, che adesso sono a 18.225, invece lo fornirebbe (Figura 3).

Fig 3. Dax future – Grafico settimanale

Anche l’indice Euro Stoxx 50 non si sottrae alla stessa interpretazione e allo stesso andamento (Figura 4). Il primo livello di supporto che è necessario monitorare è 4.979 punti.

Fig 4. Euro Stoxx 50 – Grafico settimanale

A cura di Fabio Pioli, trader, analista finanziario e ideatore di Miraclapp

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