Candela di indecisione venerdì per il future sullo Smi di marzo che disegna un doji. Nel dettaglio, dopo un avvio a 8.179 e un top a 8.198, il derivato è sceso fino a 8.155 punti, chiudendo infine a 8.182 punti, lo stesso livello della seduta precedente. Rimane invece tuttora aperto il gap tra 8.267 (minimo di martedì 16) e 8.258 (massimo di mercoledì 17). Falso segnale ribassista colto con la violazione di 8.165 (mail primo target era a 8.145). Nel frattempo lo Stocastico veloce si prepara a tagliare la propria trigger line e resta in profondo ipervenduto, mentre la media mobile a 21 passa ora a 8.235 punti e da tre sedute lavora ora da resistenza.
Dal punto di vista tecnico, lo scenario resta quindi ancora incerto come dicevamo nelle scorse sedute. Il recupero di 8.200 punti (step intermedio a 8.180) sarebbe un primo segnale per il derivato che avrebbe spazio di crescita in direzione di 8.215, 8.225, 8.240, 8.260, 8.280 e 8.300 punti. Poi 8.315, 8.325, 8.340, 8.355, 8.370, 8.385 e 8.400 punti. Per contro, con la violazione di 8.165, lo Smi avrebbe come primi supporti 8.145, 8.130, 8.115, 8.100 e la ex resistenza a 8.080, quindi sostegni a 8.065, 8.050, 8.030, 8.015, 8.000; infine a 7.980, 7.965, 7.950, 7.935, 7.920 e 7.900 punti. M.M.
