Raccolta record per Amundi Sgr

Amundi SGR mette a segno nel quarto trimestre del 2016 una raccolta netta record pari a 2,4 mld di euro che porta il risultato complessivo dei flussi netti realizzati nell’anno a 5,8 mld. Le masse gestite raggiungono quota 45,2 mld in crescita del 18% rispetto a dicembre 2015. Per quanto concerne il rapporto tra la raccolta netta del 2016, rispetto alle masse gestite all’inizio dell’anno, essa risulta pari al 15% per Amundi SGR, rispetto al 3% registrato dall’intero settore del risparmio gestito in Italia4, ossia 5 volte il tasso di crescita del mercato.

Per quanto concerne le tipologie di prodotti premiate in termini di raccolta netta, si registra un contributo positivo da parte di tutte le principali soluzioni e famiglie prodotto distribuite: fondi aperti di diritto italiano, fondi target maturity di diritto italiano, comparti SICAV lussemburghesi, mandati istituzionali, gestioni patrimoniali, gestioni patrimoniali in ETF, fondi passivi (ETF e indice), fondo pensione aperto (SecondaPensione).

Nell’anno il riscontro degli investitori, istituzionali e retail, si è concentrato in particolare sull’expertise azionaria value, sulla volatilità, sugli ETF emergenti e Smart Beta, sui fondi multi asset e obbligazionari flessibili e sulle gestioni patrimoniali.

Alessandro Varaldo, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Amundi SGR così commenta i dati: “Amundi SGR chiude il 2016 con un risultato eccezionalmente brillante, sia in valore assoluto, sia in relazione all’andamento dell’industria nel suo complesso. Il tasso di crescita realizzato ci pone a livelli di eccellenza in Italia, sia per il rapporto tra raccolta netta e masse gestite, in crescita del 15%, sia in alcuni ambiti specifici, quali ad esempio gli ETF, i cui volumi realizzati in Italia hanno contribuito a fare di Amundi uno dei player più importanti in Europa. Inoltre, aver superato i 45 miliardi di masse gestite rafforza il nostro posizionamento tra i top player nel mercato italiano. Tutto ciò in un anno caratterizzato da eventi di difficile lettura per gli operatori finanziari, di volatilità dei mercati e contraddistinto dalla difficoltà di generare rendimenti in un contesto di tassi obbligazionari estremamente bassi. Credo che i nostri risultati rispecchino l’impegno e gli investimenti realizzati per comprendere i bisogni dei clienti, costruire soluzioni di investimento personalizzate, gestirle nel tempo in modo professionale, fornire consulenza e consolidare le partnership con i nostri distributori. Molto spazio è stato dato alla formazione in materia di pianificazione finanziaria, di gestione del risparmio e di finanza comportamentale (con oltre 500 ore di formazione). Un ringraziamento particolare va a tutti i clienti che nel 2016 hanno dato fiducia ad Amundi e ai suoi distributori, affidandoci in gestione i propri risparmi. Anche nel 2017 continueremo ad investire per accrescere la nostra capacità di recepire i bisogni dei clienti e tradurli in soluzioni di investimento di qualità. Oltre a puntare su asset tradizionali continueremo ad accrescere le soluzioni che investono in asset immobiliari, su credito e debito e non mancherà il supporto all’economia reale, anche grazie al lancio di prodotti PIR che investono nell’economia italiana e contemporaneamente offrono un consistente vantaggio fiscale per il risparmiatore. E’ nostra convinzione che queste tipologie di investimento troveranno sempre più spazio nei portafogli degli investitori così come gli investimenti socialmente responsabili, a ridotto impatto ambientale (low carbon) e quelli legati ai trend demografici (silver age e previdenza complementare)”.

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