Inps, pensione anticipata piena da gennaio

Accesso alla pensione anticipata piena dal 1 gennaio 2015 a meno di 62 anni, senza taglio sull’assegno mensile. L’Inps recepisce le novità sulla pensione in anticipo introdotta dalla Legge di Stabilità 2015, la legge n. 190 del 2014 con il messaggio 417/2015.

NUOVA APPLICAZIONE – Si tratta dell’applicazione di una modifica alla Riforma pensioni Fornero introdotta dalla Legge di Stabilità 2015, per la precisione dal comma 113. Il quale prevede appunto che le pensioni anticipate decorrenti a partire dal 2015 non abbiano più la riduzione prevista dalla Legge Fornero, a patto che maturino il requisito pieno di anzianità contributiva entro il 31 dicembre 2017.

PRIMA DELLE MODIFICHE – Prima di questa disposizione, quindi fino allo scorso 31 dicembre 2014, la Riforma Fornero prevedeva un taglio dell’assegno previdenziale pari all’1% per ogni anno di anticipo rispetto all’età minima (62 anni), e del 2% per ogni anno prima dei 60 anni. Ricordiamo che la Legge riguarda chi sceglie la pensione anticipata, quindi si ritira prima dei 62 anni avendo però almeno 42 anni e sei mesi per gli uomini e 41 anni e sei mesi per le donne.

REQUISITO CONRIBUTIVO ESTESO – In realtà, c’era già una norma che toglieva questa decurtazione, ma non per tutti. Esenti dal taglio dell’1% o 2% erano i cosiddetti lavoratori precoci, ovvero coloro che avevano tutti i contributi derivanti esclusivamente da prestazione effettiva di lavoro. La Legge di Stabilità, invece, ha esteso la pensione piena a tutti i lavoratori che maturano il requisito contributivo, indipendentemente dalla tipologia di contributi versati. Aspettando maggiori dettagli, quindi, l’Inps ha deciso di applicare da subito la modifica contenuta in manovra, pagando quindi la pensione anticipata piena a chi si ritira con il requisito contributivo nel 2015.

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