Gli errori nelle dichiarazioni per cui ci si può rivalere sul Caf

DICHIARAZIONE DEI REDDITI – Un errore da parte del Caf nella stesura della dichiarazione dei redditi? Quando l’Agenzia delle Entrate presenta il conto, si può chiedere il risarcimento al centro di assistenza fiscale. I compiti del Caf. Tra i compiti previsti dalla legge per il Caf, infatti, c’è quello del visto di conformità. In poche parole, il Caf è da ritenersi responsabile per gli errori fattuali o di calcolo nei moduli che presenta. Una volta che il contribuente fornisce i documenti, dovere del Caf è insomma quello di verificarne la correttezza e – per legge – non può essere “indotto in errore”.

COSA SUCCEDE IN CASO DI ERRORE – Nel caso si verifichi un errore, se se ne accorge il contribuente ha diritto di ripresentarsi al Caf e ottenere una rettifica gratuita della dichiarazione. Nel caso, invece, l’errore origini una multa da parte dell'Agenzia delle Entrate bisogna valutare se la fattispecie dell’errore rientri tra quelle per cui è prevista la possibilità di chiedere risarcimento al Caf. A dare diritto a questa possibilità sono gli errori di conteggio e di calcolo, sbagli di compilazione, erronea attribuzione di detrazioni. La procedura per la richiesta di ricevimento viene avviata con l’invio di una raccomandata (con ricevuta di ritorno) in cui siano esposti i fatti sia al Caf di riferimento sia all'Agenzia delle Entrate.

ASSOCIAZIONI DEI CONSUMATORI – Per svolgere la pratica senza eccessive complicazioni, è possibile rivolgersi a un’associazione per tutela dei consumatori. Prima di imboccare questa strada, però, ne va considerata attentamente l’opportunità: spesso è infatti richiesta l’iscrizione all’associazione, che è di durata annuale e ha un costo. Questo costo andrà ovviamente commisurato all’entità del risarcimento richiesto.

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