Banche, Ubs: ok al buyback per finanziare la fusione con Credit Suisse

Ubs, come riportato dal sito web della Rsi, ha ottenuto il via libera dalla Commissione delle offerte pubbliche d’acquisto (COPA) svizzero per modificare la destinazione delle azioni rilevate nell’ambito del proprio programma di riacquisto di proprie azioni nel 2022. Una parte delle azioni non sarà distrutta come originariamente previsto, ma utilizzata per finanziare la fusione con Credit Suisse, ha dichiarato il managemento di Ubs.

Finora nell’ambito del programma sono state acquistate 298,5 milioni di azioni Ubs, pari all’8,47% delle azioni registrate nel registro delle imprese. Sulla base di un rapporto di scambio di un’azione Ubsr 22,48 azioni Credit Suisse, la fusione richiede 178 milioni di azioni Ubs registrate.

Da qui la richiesta della banca per utilizzare le azioni riacquistate per finanziare la transazione, che è stata approvata dalla COPA il 12 aprile.

Il programma di riacquisto 2022 è stato lanciato alla fine di marzo 2022 con un valore massimo di sei miliardi di dollari. La scadenza è prevista per il 29 marzo 2024 al più tardi, o prima se viene raggiunto l’importo massimo o se è stato riacquistato il 10% del capitale azionario di Ubs, e riguarda un massimo di 370,2 milioni di azioni nominative di Ubs.

Al 14 aprile, Ubs deteneva direttamente o indirettamente 473,2 milioni di azioni nominative proprie, pari al 13,42% del capitale sociale. In occasione dell’ultima Assemblea generale, è stato deciso di cancellare 62,5 milioni di azioni Ubs riacquistate nell’ambito del programma di riacquisto 2021.

Al momento dell’annuncio dell’acquisto di Credit Suisse, Ubs veva già fatto sapere che non intendeva emettere nuove azioni per finanziare la transazione, al fine di evitare la diluizione delle proprie azioni, inevitabile in caso di aumento di capitale.

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