Banca Finnat, utile con il turbo

Il Consiglio di Amministrazione di Banca Finnat Euramerica S.p.A., ha esaminato ed approvato la Situazione Trimestrale Consolidata al 31.03.2024 redatta secondo i principi contabili internazionali IAS/IFRS.

Risultati consolidati

Il Risultato netto consolidato al 31 marzo 2024 è pari ad € 3,72 milioni, in crescita del 64,4% rispetto al medesimo periodo del 2023 grazie all’aumento del Margine d’Intermediazione che si è attestato ad € 21,2 milioni rispetto ad € 18,3 milioni al 31.03.2023.

A tale risultato ha contribuito in particolare la crescita del Margine d’Interesse, passato da € 5,8 milioni al 31.03.2023 ad € 8 milioni, sulla quale hanno influito sia l’incremento dei tassi a breve che l’operatività effettuata sugli investimenti in strumenti finanziari della Banca, principalmente in titoli di Stato, tesa ad aumentare la redditività complessiva del portafoglio a fronte di un contenuto incremento della duration. L’incremento del costo della raccolta, sia a vista che a tempo, è stato, inoltre, compensato dall’operatività della tesoreria su interbancario oltre che da maggiori interessi attivi per finanziamenti alla clientela.

Rispetto al primo trimestre del 2023 sono risultate in aumento anche le Commissioni Nette che hanno fatto registrare un incremento dell’8% (da € 12,6 milioni al 31.03.2023 ad € 13,6 milioni). L’andamento positivo dei mercati ha contribuito alla crescita della raccolta della Direzione Commerciale della Banca favorendo in particolare l’incremento dei ricavi da servizi di consulenza finanziaria, di intermediazione e di collocamento. È risultato positivo, inoltre, il contributo delle controllate, in particolare grazie all’aumento del 4% delle commissioni nette di InvestiRE Sgr (da € 6,1 milioni al 31.03.2023 a € 6,4 milioni al 31.03.2024).

Hanno contribuito positivamente, inoltre, il Risultato Netto delle Attività di negoziazione, incrementato da € 117 migliaia al 31.03.2023 ad € 395 migliaia, nonché il Risultato Netto da Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value che si attesta a € 720 migliaia contro € 28 migliaia al 31.03.2023, a fronte, tuttavia, di maggiori perdite da cessione di Attività finanziarie per € 1,33 milioni attribuibili al ribilanciamento del portafoglio titoli della Banca che ha consentito di incrementare la redditività media degli investimenti.

La qualità del credito si è mantenuta elevata senza rilevare, peraltro, un incremento del costo del credito rispetto al medesimo periodo del precedente esercizio.

Per quanto concerne i costi si rileva un incremento dei Costi Operativi, pari ad € 14,96 milioni da € 14,27 milioni al 31.03.2023; l’incremento è ascrivibile, principalmente, al costo del personale che passa da € 10,1 milioni al 31.03.2023 a € 11,4 milioni per effetto principalmente di un aumento degli accantonamenti per remunerazioni variabili la cui determinazione è correlata alla crescita del risultato del periodo.

Nel trimestre è risultata in crescita la raccolta del Gruppo con Masse Totali che si attestano ad € 18,3 miliardi in aumento rispetto a € 17,6 miliardi al 31.12.2023 e a € 16,6 miliardi al 31.03.2023. È risultata in crescita, in particolare, la raccolta indiretta della Banca grazie all’attività dei consulenti del Private Banking sempre caratterizzata dall’attenzione alle esigenze della clientela.

 

Si conferma ai vertici del settore la solidità patrimoniale del Gruppo con un Patrimonio Netto che si attesta a € 215,8 milioni; il Totale dei Fondi Propri è pari ad € 171,4 milioni (€ 168,2 milioni al 31.12.2023), con un CET 1 Capital Ratio consolidato del 31,6% (31,2% al 31.12.2023).

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