Promotori – Ecco le cinque domande che faremo alle reti nazionali

 Quali sono i temi di maggiore rilievo per quanto riguarda le tematiche previdenziali e assistenziali della professione di promotore finanziario? E quali le soluzioni proposte dalle principali reti di vendita italiane? BLUERATING ha deciso di chiederlo direttamente alle dirette interessate, chiamate a illustrare anzitutto come venga affrontato in azienda il tema della previdenza integrativa e in particolare con quali strumenti ogni singolo intermediario si proponga di assistere i propri promotori. Alle società verrà poi chiesto di offrire una risposta puntuale ad alcune domande, che vi presentiamo fin d’ora, dandovi appuntamento a partire dalla prossima settimana per la prima serie di risposte.

Cinque domande, cinque “che succede se” con le quali cercheremo di capire meglio cose molto concrete, ossia: 
1. Che succede alle pensioni dei promotori finanziari al di là dei versamenti Enasarco/Inps: esistono fondi pensione e/o polizze integrative cui l’azienda contribuisce? Oppure è un discorso strettamente personale?
2. Che succede se un promotore non può lavorare per un certo numero di mesi causa malattia? Esiste una polizza o un accordo integrativo di tipo sanitario che copra questa ipotesi?
3. Che succede se un PF decide di cambiare mestiere, i suoi versamenti previdenziali restano validi e se sì in base a quali requisiti minimi? Esistono forme di liquidazione/buonuscita, eventualmente legate a patti di non concorrenza, che scattano dopo un certo numero di anni di permanenza in rete?
4. Che succede quando il professionista giunge alla quiescenza: il suo portafoglio viene girato alla struttura o viene meno? Con quali conseguenze per il PF (ossia esistono incentivi in merito)?
5. Che succede quando un promotore muore? Esiste una polizza vita caso morte o altro che scatta a favore degli eredi?

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