L’inchiesta sul Libor scuote Ubs, sospesi alcuni trader

Ubs ha sospeso alcuni dei sui trader in relazione a un’indagine internazionale su diverse banche sospettate di aver cospirato per manipolare il Libor, il tasso interbancario londinese. Secondo quanto riporta il Financial Times citando fonti vicine alla situazione, il colosso bancario svizzero – che non ha commentato la vicenda – avrebbe sospeso nel 2011 e a gennaio 2012 un numero imprecisato di trader, tra cui Yvan Ducrot e Holger Seger, in attesa di accertare se abbiano effettivamente manipolato i tassi di riferimento sui prestiti. La Commissione della concorrenza svizzera – Comco – sta indagando su 12 grandi istituti di  credito americani, europei e giapponesi sospettati di aver influenzato, traendone profitti illeciti, i tassi Libor e Tibor, relativi ai prestiti interbancari, sui mercati di Londra e Tokyo.

L’inchiesta riguarda inoltre operazioni sul mercato dei derivati: le banche si sarebbero infatti messe d’accordo sul prezzo d’acquisto e di vendita di questi prodotti, a condizioni vantaggiose per loro ma non per la clientela. L’inchiesta si è allargata nelle ultime settimane, provocando licenziamenti, e sospensioni nelle banche coinvolte, tra cui Ubs, Deutsche Bank, Rbs, Jp Morgan e Citigroup. Ubs ha già fornito alle autorità informazioni su possibili irregolarità poste in essere e ha dato disponibilità a collaborare.

Tra i trader sospesi dal colosso elvetico tuttavia, scrive ancora il Financial Times, almeno due hanno detto di non avere ben chiara la motivazione alla base del loro allontanamento dalla banca. Ubs era stata scossa l’anno scorso da uno scandalo legato a operazioni di trading non autorizzate, che avevano causato un buco in bilancio da oltre due miliardi di dollari.

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