“Voluntary 2” a rischio di flop

A due mesi dalla conclusione della procedura, la “voluntary disclosure 2” rischia il flop. Secondo un sondaggio svolto da Il Sole 24 Ore fra i professionisti, infatti, in vista del 31 luglio prossimo, ultima data utile per aderire alla norma che consente il rientro dei capitali, prevale il pessimismo circa l’efficacia del provvedimento. Venuta meno la spinta degli intermediari dei paesi divenuti collaborativi, il 61,5% degli esperti ritiene ad oggi “molto basso” il grado di adesione alla “voluntary disclosure 2.” Inoltre le modifiche attualmente allo studio in parlamento sono giudicate insufficienti dal 47,9% del campione.

Ricordiamo che le stime del governo parlano di un incasso di 1,6 miliardi di euro derivanti dalla procedura dopo i circa 4 miliardi incassati dalla prima edizione su una emersione complessiva di circa 60 miliardi. Fra i correttivi alla norma ritenuti indispensabili dai professionisti ci sono maggiori incentivi all’emersione del contante. Dall’1 agosto l’Agenzia delle Entrate passerà alla fase della caccia all’evasore non pentito, utilizzando in prima battuta i tratti bilaterali e subito dopo lo scambio automatico di informazioni.

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