Generali, semaforo verde al riassetto delle attività italiane

TRE COMPAGNIE ENTRO IL 2015 – Il cda di Generali ha dato il via libera al nuovo assetto organizzativo delle attività assicurative in Italia: il piano, che non avrà effetti sull’occupazione o sulla localizzazione, come ha precisato il Leone, porterà alla concentrazione dell’operatività in tre sole compagnie entro il 2015 (Generali, Alleanza e Genertel), a cui faranno riferimento tre brand – contro i dieci attuali – oltre ad aree di business e canali distributivi. Il progetto prevede tra l’altro la creazione di Assicurazioni Generali Italia, operativa da novembre 2013, e investimenti per circa 300 milioni nei prossimi tre anni.

LA NUOVA ORGANIZZAZIONE – Nel dettaglio, Generali sarà la compagnia Vita e Danni e integrerà sotto il suo brand anche le reti agenziali di Ina, Assitalia, Toro, Fata, Augusta e Lloyd Italico. Alleanza sarà la compagnia dedicata alle famiglie italiane, mentre Genertel sarà la compagnia Vita e Danni dei canali alternativi. Il consiglio superiore di Banca d’Italia si riunirà domani per definire le modalità di trasferimento della partecipazione (4,45%) in Generali, con l’ipotesi Fsi/Cdp che rimane la più accreditata: il presidente Ignazio Visco ha ribadito che non si tratterà di una statalizzazione della quota.

ANALISTI SCETTICI SULLE RICADUTE OCCUPAZIONALI
– “Ci aspettiamo maggiori dettagli quantitativi sugli impatti della riorganizzazione in Italia dalla presentazione del piano strategico”, hanno commentato gli analisti di Intermonte. “Un po’ sorprendente l’indicazione che non sono previste ricadute sul piano occupazionale dalla profonda riorganizzazione del gruppo”.

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