Banca Generali, Motta: sul private banking supereremo il target dei 60 ingressi

SI RAFFORZA IL CORE BUSINESS – I numeri registrati nel primo trimestre da Banca Generali – l’utile netto si è attestato a circa 35 milioni di euro (vai qui per la notizia) – evidenziano il buon andamento del core business e lasciano ben sperare per i prossimi mesi dell’anno. Parola del ceo Piermario Motta, che nel corso della conference call per la presentazione dei dati trimestrali ha sottolineato che la società ha chiuso il periodo con risultato netto in calo rispetto ai 39 milioni di un anno fa a causa di una riduzione delle attivita di trading e delle performance fee, ma ha anche segnato un incremento dei ricavi ricorrenti che evidenzia un rafforzamento del core business.

LA RACCOLTA NETTA – Sul fronte della raccolta netta, Banca Generali ha portato a casa 861 milioni di euro tra gennaio e aprile, un dato che costituisce il migliore inizio d’anno dagli ultimi cinque anni a questa parte. “E anche i primi giorni di maggio hanno confermato questo passo”, ha detto Motta. Un andamento che ha spinto Banca Generali ad alzare l’asticella del target di raccolta netta complessiva per il 2013 dai precedenti 1,2 miliardi di euro agli attuali 1,6 miliardi di euro (qui la notizia), che prevedibilmente andranno ad affluire quasi totalmente nelle casse del risparmio gestito. In particolare, ha segnalato Motta, per quanto riguarda la sola raccolta gestita “l’obiettivo di confidenza è di circa 600 milioni tra Bg Sicav e Bg Selection, 700-800 milioni nel Vita, mentre sul fronte terzi ci aspettiamo circa 300 milioni”.

L’a.d. di Banca Generali Piermario Motta


IL CONFRONTO CON GLI ALTRI PLAYER
– Guardando poi al raffronto con le altre realtà del settore operative in Italia, ha evidenziato ancora l’a.d., emerge come la società triestina nel primo trimestre del 2012 si collochi al secondo posto tra le società aderenti ad Assoreti per raccolta netta pro capite dei suoi promotori finanziari, con 425mila euro ciascuno, contro una media di settore di 197mila euro (dati Assoreti). Banca Generali è invece in quinta posizione – sempre nel primo trimestre del 2013 – per raccolta netta complessiva, con 620 milioni di euro, e sesta per numero di promotori finanziari con 1.461 professionisti a fine marzo.

NOTIZIE DAL RECLUTAMENTO
– Sul fronte del reclutamento, Motta ha evidenziato poi come dall’inizio dell’anno siano entrati 26 nuovi promotori – 10 in Banca Generali Private Banking e 16 in Banca Generali – contro i 20 inseriti tra gennaio e aprile dello scorso anno. Il portafoglio medio pro capite di queste new entry, evidenzia ancora Motta, è salito a 25 milioni di euro rispetto ai 16 milioni di portafoglio medio dei promotori finanziari reclutati l’anno scorso, un dato che evidenzia il posizionamento sempre più definito della società verso il segmento private. Alla luce dell’andamento del reclutamento nei primi quattro mesi tra l’altro, Motta ha detto di non escludere un superamento dell’obiettivo di 60 ingressi nel 2013. “I nostri promotori finanziari fino a oggi sono tutti stati inseriti con mandato di agenzia e provengono quasi tutti dal mondo bancario”, ha precisato.

LE PROSPETTIVE PER IL 2013
– “Abbiamo avuto una più che soddisfacente partenza d’anno anche in termini di performance di portafoglio, con rendimenti intorno all’1,8% medi nei primi tre mesi”, continua Motta. Quanto alle azioni che la società sta mettendo in atto, l’a.d. ha ricordato come si stia lavorando attivamente sul ribilanciamento del mix di asset da prodotti bancari verso gestioni di portafoglio, fondi e sicav. “Nel primo trimestre c’è stata anche un’operazione molto gradita dal mercato, il placement del 12% delle azioni Banca Generali, che ci ha riempito di soddisfazione”, ha ricordato ancora Motta. “Siamo fiduciosi di riuscire a continuare a dare risultati soddisfacenti per tutto il resto del 2013”.

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