E se tra banche e FinTech scoppiasse la pace?

Si chiama disruption, letteralmente ‘rottura’. L’avvento del FinTech, ossia della finanza digitale, secondo molti osservatori sarà la tomba delle banche tradizionali e di molti servizi. Una rottura appunto, una distruzione di un sistema con la riduzione drastica di personale, sportelli, servizi e prodotti finanziari. Facile profezia se l’analisi scaturisce da considerazioni a corto raggio. Invece non è detto che sia arrivata l’ora della fine per il mondo bancario. Per un certo mondo bancario probabilmente non ci sono speranze, ma per chi, come accade sempre nelle grandi trasformazioni, sa cogliere l’opportunità e riconvertirsi può capitare di trovare nuove vie di sviluppo.

Le correnti di pensiero sul FinTech sono due: da una parte c’è chi pensa che questo processo spaccherà in due il mercato mietendo molte vittime. Allo stesso tempo c’è anche chi ritiene che tra le start-up che offrono servizi finanziari tecnologicamente avanzati e i canali distributivi tradizionali, banche in primis, possa instaurarsi una collaborazione reciproca. Come? C’è già chi lo ha fatto. Per esempio Goldman Sachs sostiene Symphony, un’applicazione di comunicazione con un sistema di messaggistica criptata da un capo all’altro di una rete aziendale, e BBVA Compass ha stretto una collaborazione con OnDeck, società che offre prestiti a piccole imprese che non si qualificano per il credito bancario, tramite l’utilizzo di un modello proprietario che ne valuta la salute finanziaria.

“Il settore FinTech”, sostiene Giuseppe Donvito, partner di P101, fondo di venture capital specializzato in investimenti in società digital e technology- driven in un’intervista rilasciata a Citywire, “è ancora nella prima fase del suo sviluppo, ma è auspicabile una sempre maggiore convergenza tra FinTech e banche, per giungere a una condivisione di tecnologia, talenti e know-how”. Insomma se tra il FinTech e le banche tradizionali scoppiasse la pace? Si aprirebbe una grande stagione di sviluppo, sulle basi di un cambiamento inevitabile.

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