Assogestioni, la raccolta trimestrale supera il tetto dei 20 miliardi

RACCOLTA OLTRE I 20 MILIARDI– Il settore italiano del risparmio gestito ritrova la grinta nel primo trimestre: tra gennaio e marzo la raccolta netta del sistema ha superato quota 20 miliardi di euro (di cui quasi 14 miliardi riconducibili ai fondi): un dato compensa abbondantemente i deflussi registrati dal settore nel corso del 2012, pari complessivamente a -12 miliardi di euro. E’ quanto emerge dagli ultimi dati Assogestioni, che evidenziano anche come il dato mensile migliore da inizio anno a livello di raccolta sia stato quello di marzo, quando le sottoscrizioni nette sono state pari a circa 7,5 miliardi di euro. 

 
RECORD DI PATRIMONIO – Il risultato di raccolta dei primi tre mesi ha permesso inoltre al patrimonio dell’industria di raggiungere un nuovo record a quota 1.230 miliardi di euro contro i 1.210 del mese precedente e i 1.194 di dicembre 2012. “Queste masse corrispondono a circa l’80% del Pil del nostro paese dello scorso anno o al 30% circa del portafoglio finanziario delle famiglie”, ha ricordato Alessandro Rota, direttore ufficio studi di Assogestioni, commentando i dati. 
 
IL CONTRIBUTO DEI FONDI APERTI – A distinguersi in positivo nel primo trimestre in termini di raccolta netta sono stati soprattutto i fondi aperti che, da soli, hanno visto affluire 13,9 miliardi di euro (5,3 solo a marzo), a cui si somma il limitato contributo dei fondi chiusi, pari a circa 43 milioni di euro: le gestioni collettive hanno così segnato un miglioramento dagli 1,5 miliardi degli ultimi tre mesi dell’anno scorso circa 14 miliardi (5,3 miliardi solo a marzo). 
 
LE GESTIONI DI PORTAFOGLIO – Bene anche le gestioni di portafoglio, che a marzo hanno più che raddoppiato la raccolta mese su mese da 728 milioni a 1,9 miliardi, portando il totale da inizio anno a 6,2 miliardi: in particolare le gestioni retail (gpf + gpm) hanno chiuso il periodo con afflussi per 319 milioni, mentre le gestioni previdenziali hanno raccolto 2,6 miliardi e le gestioni di prodotti assicurativi 2,4 miliardi (859 milioni sono riconducibili alla categoria ‘altre gestioni’).
 
BENE FLESSIBILI E OBBLIGAZIONARI – Scendendo più nel dettaglio dell’analisi trimestrale di Assogestioni, si segnala come all’interno della categoria dei fondi aperti – che rappresenta il 41% del patrimonio complessivo – la migliore raccolta sia stata quella registrata dai prodotti flessibili, con 7,5 miliardi di euro (2,4 miliardi a marzo). Seguono a stretto giro i fondi obbligazionari, con  5,4 (2,5 miliardi a marzo), mentre in terza posizione, più distanti, si trovano i fondi bilanciati con 1,1 miliardi (382 milioni a marzo), seguiti dagli azionari (730 milioni nel trimestre, -131 milioni a marzo). In rosso invece gli hedge (-530 milioni, -88 a marzo) e i prodotti non classificati (-337 milioni nel trimestre), che portano la raccolta complessiva dei prodotti a lungo termine a 14,2 miliardi di euro, contro i 5,8 miliardi di febbraio. Infine i fondi monetari hanno perso 40 milioni rispetto ai precedenti -4,1 miliardi del quarto trimestre.
 
I FONDI ESTERI RACCOLGONO 12 MILIARDI DI EURO – Quanto alla domiciliazione geografica dei fondi, ancora una volta le preferenze degli investitori hanno premiato i prodotti di diritto estero, con una raccolta di circa 12 miliardi di euro e un patrimonio di 354 miliardi di euro (pari al 70% del totale), mentre i prodotti di diritto italiano hanno visto afflussi per 1,8 miliardi (gli asset sono pari a 153 miliardi di euro, il 30% del totale).

Di seguito i numeri del trimestre (fonte: Assogestioni)

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