Segreto bancario finito in 51 Paesi

COMMON REPORTING STANDARD – Proprio mentre sta per diventare legge il provvedimento di “voluntary disclosure” che favorirà il rimpatrio di capitali detenuti illecitamente all’estero dagli italiani, il segreto bancario prende un durissimo colpo a livello internazionale. A Berlino infatti, ben 51 paesi hanno firmato un’intesa, denominata Common reporting standard” (Crs) che dal 2017 li impegna allo scambio automatico di informazioni sui beni detenuti in conti correnti, anche quelli aperti nei cosiddetti paradisi fiscali.

CHI NON HA FIRMATO
– Lo scambio, abbiamo detto, entrerà ufficialmente in vigore dal 2017, ma le informazioni che verranno allora comunicate riguarderanno anche conti aperti alla fine del 2015. Chi dunque non sanerà prima la propria posizione rischia di finire nella rete del fisco. L’accordo non è stato firmato da Stati Uniti e Svizzera. Per quanto riguarda l’Italia i primo obblighi in capo agli intermediari finanziari in base all’accordo siglato ieri dovrebbero partire dal 10 gennaio 2016. “Stiamo completando la voluntary disclosure – ha detto ieri il ministro dell’economia Pier Carlo Padoan – e questo è rafforzato dall’impatto dell’accordo di Berlino”.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!

Tag: