L’Eurogruppo stoppa Atene, ma Piraeus Bank vola

DIJSSELBLOEM A VAROUFAKIS: BASTA SOTTERFUGI – I partner europei si sono stancati dei continui tiri e molla greci e sembra che senza andare troppo per il sottile abbiano oggi accusato Alexis Tsipras e il suo ministro delle Finanze, Janis Varoufakis, di voler solo guadagnare tempo senza avere alcuna intenzione di rispettare realmente gli impegni presi. Così il presidente dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, ha respinto la richiesta dello stesso Varoufakis di un anticipo dell’ultima tranche da 7,2 miliardi di euro di aiuti previsti dall’attuale “bailout”, in cambio di un primo e parziale impegno sulle riforme.

ATENE SALE, PIRAEUS BANK VOLA – Per ottenere tali fondi Atene dovrà pertanto concordare un piano completo di riforme economiche, cosa che ha finora evitato di fare. La notizia avrebbe dovuto deprimere la borsa e i titoli greci, eppure il listino di Atene ha chiuso in rialzo del 3,4%, mentre Piraeus Bank ha segnato il terzo marcato rialzo chiudendo a +15%. Nelle ultime tre sedute il titolo di una tra le maggiori banche greche ha recuperato dai minimi storici toccati solo a inizio settimana oltre il 45%. Unica spia di nervosismo, lo spread tra bond decennali greci e tedeschi è tornato a salire chiudendo sul 12,1%.

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