Divergenza crescente tra le due sponde dell’Atlantico

Una crescente divergenza nelle politiche monetarie tra le due sponde dell’Atlantico. E’ lo scenario che si va configurando secondo l’analisi di Elga Bartsch, chief european economist di Morgan Stanley. “Malgrado l’ampio pacchetto di misure monetarie che chiaramente hanno superato le aspettative del mercato nei giorni precedenti alla riunione della Bce, lo scetticismo si è diffuso rapidamente in tutti i mercati finanziari”, ricorda l’esperta. “I mercati stanno trascurando il fatto che il presidente aveva già rilasciato dichiarazioni simili in tal senso nelle precedenti conferenze stampa”. Tuttavia, sottolinea Bartsch, “procederà con maggior cautela quando si tratterà di ridurre ulteriormente i tassi, in parte per via delle conseguenze negative per il sistema finanziario e in parte per le ripercussioni per la valuta”.
Ci si può quindi aspettare che la spaccatura transatlantica a livello di politica monetaria si allarghi ulteriormente. “Anche se non prevediamo che la Fed aumenti i tassi di interesse in questa occasione”, sottolinea l’economista, “siamo comunque curiosi di vedere come adatterà la comunicazione e le previsioni alla luce degli attuali sviluppi. I mercati finanziari, che al momento non considerano più incrementi dei tassi di interesse per quest’anno, potrebbero avere una sorpresa quando la Fed alzerà i tassi come è propensa a fare. Per la Bce vale il contrario: se necessario allenterebbe ulteriormente la politica monetaria”.

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