Real estate, Porta Vittoria è fallita

La società dell’immobiliarista Coppola, Porta Vittoria, è ufficialmente fallita per un buco da 400 milioni di euro. Nelle settimane scorse, la Procura di Milano coi pm, Giordano Baggio e Mauro Clerici, aveva chiesto la revoca dell’ammissione alla procedura di concordato preventivo e i giudici della seconda sezione civile del Tribunale fallimentare si erano riservati di decidere se mantenere in concordato la società o dichiararne il crac.

Porta Vittoria, che si occupava dello sviluppo immobiliare della zona a est del centro di Milano con un progetto da 142 mila metri quadrati che comprende abitazioni, uffici, spazi commerciali e un albergo, era stata ammessa alla procedura di concordato nell’aprile scorso. La proposta di concordato era stata depositata in tribunale l’8 gennaio dopo una domanda di pre-concordato del 4 settembre 2015. Il 24 maggio scorso era stato arrestato Danilo Coppola per le accuse di bancarotta e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte.

L’accusa riguarda anche i fallimenti di Gruppo Immobiliare 2004 e Mib Prima. Coppola, che dal primo settembre si trova agli arresti domiciliari, sarà processato con rito immediato a partire dal 17 novembre davanti ai giudici della seconda sezione penale del tribunale di Milano, anche se vorrebbe tentare di chiudere la vicenda prima di andare in aula con un patteggiamento.

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