Banche – Calano gli utili ma tiene il patrimonio

Calano gli utili delle banche italiane. Secondo lo studio presentato da ABI sul sistema bancario italiano emerge che nel 2008 gli effetti della crisi economica si sono fatti sentire anche sulle banche italiane. Rispetto ai principali concorrenti europei e internazionali il sistema si è dimostrtoa più solido e stabile, ma gli utili sono andati giù.

L’andamento non positivo dei principali dati di bilancio ha mostrato che il ciclo recessivo in atto non poteva non lasciare il segno anche sul settore bancario italiano che, tuttavia, in termini di patrimonializzazione mantiene uno stato di “buona salute” più che nel resto del mondo.

Il Rapporto sul sistema bancario italiano, presentato dall’Abi in corso di una presentazione alla quale hanno partecipato il direttore generale dell’Abi, Giuseppe Zadra, il responsabile divisione emittenti Consob, Giovanni Sabatini, il responsabile divisione “Bilanci e Segnalazioni” servizio normative e politiche di vigilanza di Bankitalia, Carlo Calandrini, il presidente dell’Associazione italiana degli analisti finanziari (Aiaf), Gregorio De Felice, il direttore generale di Moodys Italia, Alex Cataldo, e il professore ordinario di finanza aziendale dell’Università Bocconi, Mauro Bini.

Dalla ricerca è emerso che a livello di Roe emerge una diminuzione dell’indicatore medio al 5% nel 2008 rispetto all’11,9% del 2007. Le commissioni nette, che contribuiscono per 22,8 miliardi di euro al margine di intermediazione, hanno registrato una contrazione del 13,3% rispetto al 2007. A livello di attivo alla fine del 2008 il totale attivo complessivo dei 41 gruppi bancari esaminati è risultato pari a 2.631 miliardi di euro, facendo registrare un tasso di crescita del 3,9% rispetto al 2007. Rilevante appare la quota dell’attivo riferita a crediti verso clientela (63,8%, in incremento rispetto al 60,8% del 2007), pari a dicembre 2008 a 1.678 miliardi di euro, con un tasso di crescita rispetto al 2007 del 9%.

A livello di utile netto, invece, le 41 banche esaminate hanno registrato una significativa contrazione del 56% (da 20 miliardi del 2007 a 8,9 miliardi del 2008). Nel 2008 le sofferenze hanno evidenziato una consistenza netta di 23,9 miliardi a fronte dei 20,6 miliardi di fine 2007. L’incidenza sul totale crediti a clientela si approssima all’1,4%, a fronte dell’1,3% dell’anno precedente, rimanendo su livelli particolarmente contenuti. Infine in un difficile contesto economico, le banche italiane mantengono un buon livello di patrimonializzazione: il primo coefficiente (tier 1 capital ratio che riguarda le componenti patrimoniali di più elevata qualità del “patrimonio di vigilanza”) passa dal 6,76% del 2007 al 6,90% nel 2008. Il total capital ratio, relativo all’intero “patrimonio di vigilanza”, si attesta al 10,44% rispetto al 9,68% dell’anno precedente.

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