Forbes, la griffe che fa i soldoni

Benvenuti alla quarta puntata dei paperoni d’Italia entrati nelle nomination di Forbes, che è un po’ come un Festivalbar senza musica ma con un sacco di miliardi.
Dopo l’ospite d’eccezione di ieri, Cavaliere…oggi incontriamo un personaggio che ha fatto fortuna con la moda: Giorgio Armani.

Forbes l’ha piazzato al quarto posto tra gli uomini più facoltosi della Penisola, con un  patrimonio stimato di circa 5,3 miliardi di dollari. Nella graduatoria mondiale si aggiudica invece il 144esimo posto.

Armani, stilista e imprenditore, lavora per La Rinascente fino al 1965, anno in cui viene assunto da Nino Cerruti per ridisegnare la moda del marchio Hitman.
Il suo nome compare direttamente nell’universo della moda per la prima volta attraverso il marchio di abbigliamento in pelle Sicons, nel 1974, con la linea Armani by Sicons, che lo convince definitivamente alla creazione di un marchio personale, fondato nel ’75.
Nel 2000 Armani ed il Gruppo Zegna siglano un accordo per produrre e distribuire le linee Armani Collezioni in joint venture e, nel 2002, Armani firma un accordo con la ditta Safilo.
Lo stesso anno il Guggenheim Museum di New York gli tributa una retrospettiva.
Armani, oltre a vestiti, occhiali, profumi, fa poi successo con i Jeans, Emporio Armani e Armani Jeans.
Nel 2009 lo stilista è diventato “ambassador” del movimento Internet for Peace, fondato dalla rivista mensile Wired Italia, con lo scopo di candidare Internet al Premio Nobel per la pace nel 2010.


quarta puntata

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